15 febbraio 2019, ore 16:00
La 25enne italo-pachistana era stata portata via da Brescia nell’aprile del 2018 per costringerla a un matrimonio combinato
Un tribunale pachistano ha assolto per mancanza di prove certe il padre, lo zio e il fratello di Sana Cheema. La 25enne italo-pachistana era stata portata via da Brescia nell’aprile del 2018 per costringerla a un matrimonio combinato. La ragazza era poi stata uccisa. I parenti inizialmente avevano parlato di una morte per cause naturali, ma l’autopsia aveva rivelato che era stata strangolata. Inoltre avevano confessato per poi ritrattare. Il ministro dell’interno Matteo Salvini ha detto che è una vergogna e che scriverà al suo omologo pakistano.