Omicidio Saman: arrestata in Pakistan la madre della ragazza uccisa nel 2021, era latitante dal giorno del delitto

Omicidio Saman: arrestata in Pakistan la madre della ragazza uccisa nel 2021, era latitante dal giorno del delitto

Omicidio Saman: arrestata in Pakistan la madre della ragazza uccisa nel 2021, era latitante dal giorno del delitto   Photo Credit: agenziafotogramma.it


31 maggio 2024, ore 11:27

La Corte d'Assise di Reggio Emilia aveva condannato, nel dicembre scorso, Nazia Shaheen, 51enne madre di Saman Abbas all'ergastolo per avere ucciso la figlia nel 2021

Si trovava in un villaggio ai confini con il Kashmir, Nazia Shaeen, 51 anni madre della giovane uccisa a Novellara in provincia di Reggio Emilia tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 e sepolta in una buca, dove è stata trovata un anno e mezzo dopo. Saman si era ribellata al destino deciso per lei dai familiari con un matrimonio combinato ed era stata punita con la morte. Per il delitto, a dicembre scorso la Corte d’Assise di Reggio Emilia aveva condannato all’ergastolo la madre latitante da tre anni, e il padre, a 16 anni uno zio. Su Nazia pendeva un mandato di cattura internazionale e il suo arresto è avvenuto grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine italiane e pachistane e l’Interpol. Secondo i giudici, la donna potrebbe essere stata "l'esecutrice materiale" del delitto. L'elemento per la prima volta emerse nelle oltre 600 pagine delle motivazioni della sentenza della Corte emiliana sulle responsabilità di padre e madre di Saman. "Gli imputati Abbas Shabbar e Shaheen Nazia" hanno "letteralmente accompagnato la figlia a morire" e non "si esclude che sia stata" la madre "l'esecutrice materiale", hanno scritto i giudici.

Latitante dal giorno del delitto

La madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, era latitante dal primo maggio 2021 insieme al marito, Shabbar Abbas, padre della ragazza di 18 anni uccisa a Novellara (Reggio Emilia) la notte prima. I due erano fuggiti, partendo con un biglietto di sola andata, da Milano Malpensa per Lahore, come testimoniato dalle liste d'imbarco e dalle telecamere al gate dell'aeroporto. La richiesta di estradizione per entrambi, madre e padre di Saman, era stata firmata dall'allora ministra della Giustizia Marta Cartabia il 23 settembre 2021. Shabbar fu arrestato il 15 novembre 2022 nella regione del Punjab su mandato di cattura internazionale. Dal momento dell'arresto al suo arrivo in Italia trascorsero quasi dieci mesi. Per lui la procedura di estradizione fu particolarmente lunga per la mancanza di accordi bilaterali in materia fra Italia e Pakistan. Il via libera da parte della magistratura, dopo molti rinvii, arrivò il 4 luglio 2023, ma mancava l'ok del governo pachistano. Il semaforo verde si accese a fine agosto, con la concessione dell'estradizione del ministro dell'Interno pachistano. Un esito storico perché non era mai successo che una estradizione attiva fosse concessa dal Pakistan. Shabbar atterrò in Italia su un volo dell'Aeronautica militare nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorsi. Dopo l'arresto,Nazia è stata trasferita nella capitale pachistana, Islamabad per le procedure formali di estradizione.


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