18 luglio 2023, ore 11:30
A fornire elementi decisivi alle indagini sull'omicidio del 19enne di Alatri in provincia di Frosinone, l'analisi dello smartphone di Thomas; i due presunti killer era già coinvolti nell'inchiesta della Procura
In questi sei mesi di indagini dei carabinieri coordinati della Procura di Frosinone, gli inquirenti avevano tenuto alta l'attenzione su Roberto Toson di 47 anni ed il figlio Mattia Toson di 22, le due persone che sono state fermate all'alba. In particolare erano state rilevate gravi incongruenze tra i racconti forniti dai due durante questi mesi di indagini e quanto trovato invece sullo smartphone della vittima. In effetti nelle ultime ore a imprimere una svolta decisiva alle indagini sono stati proprio alcuni elementi emersi dal cellulare della vittima, mentre nessun riscontro era stato trovato sui telefoni degli indagati né dei loro amici.
Omicidio in pieno centro
Il delitto di Thomas aveva scosso la comunità di Alatri alla fine dello scorso mese di gennaio. La sera del 30 gennaio, a sparare due colpi contro Thomas erano state due persone in sella ad uno scooter che poi si erano dileguate facendo perdere le loro tracce. La sera precedente al delitto, nel centro storico della cittadina c'era stata una lite al culmine della quale Francesco Dell'Uomo (zio acquisito di Mattia Toson, oggi fermato con il padre per l'omicidio di Thomas) era stato picchiato e appeso nel vuoto ad una balaustra. A farlo era stato un gruppo rivale del quale faceva parte un ragazzo di origini marocchine Omar Haudy entrato in contrasto con i Toson. La sera del delitto, Thomas era nel gruppo di amici nel quale c'era anche Omar ed entrambi indossavano un giubbino di colore chiaro. Da subito le indagini avevano ipotizzato che si fosse trattato di una spedizione punitiva dei Toson per l'aggressione a Dell'Uomo. Thomas, quindi sarebbe stato ucciso per errore.
Prime reazioni del padre di Thomas
Sono felicissimo, ma mancano ancora importanti tasselli. Ora comincia la grande battaglia dei processi". Con queste parole Paolo Bricca, il papà di Thomas ha commentato l'arresto di Roberto e Mattia Toson, parlando all'ANSA. "Non abbiamo ancora vinto niente - ha sottolineato il papà di Thomas -, speriamo che ora riescano a farli parlare". Secondo Paolo Bricca "restano ancora tanti tasselli" da chiarire nella vicenda dell'omicidio del figlio. "Mancano lo scooter e la pistola e chi li ha forniti ai criminali - ha aggiunto- Io avevo perso le speranze, soprattutto davanti alla strafottenza di quelle persone che addirittura salivano in paese a provocare".