Ong, in corso indagini del Gip su contatti con trafficanti
03 agosto 2017, ore 11:09 , agg. alle 11:30
Imbarcazioni riconsegnate, motori salvati: sono tre gli episodi sospetti
Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: è questo il reato ipotizzato nel procedimento a carico degli ignoti per i presunti contatti tra Ong e trafficanti. Il gip inoltre ha disposto il sequestro preventivo della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet. Sono tre gli episodi sospetti. Il primo episodio contestato risale allo scorso anno: componenti dell'equipaggio della motonave avrebbero imbarcato "140 migranti provenienti dalle acque territoriali libiche a bordo di un'imbarcazione che, dopo il trasbordo sulla motonave Iuventa, si allontanava con a bordo due uomini verso le coste libiche". I migranti, successivamente, dalla Iuventa "venivano trasportati sulla motonave Vos Hestia" che il 12 settembre 2016 approdava al porto di Trapani". Il secondo episodio riguarda i componenti dell'equipaggio della stessa Iuventa che "dopo aver partecipato alle operazioni di soccorso dei migranti provenienti delle acque territoriali libiche a bordo di tre imbarcazioni, riconsegnavano, dopo averle legate tra loro, le suddette imbarcazioni ai trafficanti libici". Una delle tre imbarcazioni - contrassegnata con le lettere "KK" - "veniva poi riutilizzata in un altro fenomeno migratorio" otto giorni dopo, il 26 giugno. Sempre il 18 giugno scorso, poche ore piu' tardi, infine, il terzo episodio all'attenzione dei magistrati trapanesi: componenti dell'equipaggio della motonave Iuventa "dapprima si incontravano in acque internazionali con trafficanti libici a bordo delle rispettive imbarcazioni, quindi facevano momentaneo ritorno presso la motonave Iuventa (mentre i trafficanti libici si dirigevano nuovamente verso le acque libiche), e, da ultimo, si incontravano nuovamente con i trafficanti libici che questa volta scortavano un'imbarcazione con a bordo dei migranti che venivano poi trasbordati sulla motonave Iuventa. Al termine delle operazioni, i trafficanti - conclude il giudice - prelevavano dall'imbarcazione utilizzata dai migranti il motore e facevano ritorno in acque libiche". La Polizia di Stato ha diffuso i video che inchioderebbero l’Ong.