12 maggio 2022, ore 10:10
L'organizzazione aveva rapporti con trafficanti di droga sudamericani ed esponenti della criminalità organizzata. Ad Amsterdam sequestrata una galleria d'arte che veniva usata per riciclare i proventi del narcotraffico dietro la falsa vendita di opere di importanti esponenti della Street art
Sono oltre 200 gli agenti della polizia che questa mattina hanno partecipato alla vasta operazione antidroga che ha interessato diverse regioni italiane ma anche l’Olanda, la Spagna e la Lituania. Sono 31 le misure cautelari eseguite nelle ultime ore nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Dda di Milano ma che ha visto la partecipazione anche di Eurojust con il supporto di Europol, del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, della Direzione Centrale Servizi Antidroga e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - Divisione Interpol e Divisione SI.RE.NE.
Sequestri e perquisizioni
L’inchiesta, firmata dal Pm milanese Silvia Bonardi, ha portato alla luce l’attività di un’organizzazione che aveva intensi rapporti con trafficanti sudamericani, latitanti e esponenti della criminalità organizzata. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. L’indagine e' iniziata a settembre 2019 con l'individuazione di una cellula locale di trafficanti milanesi, riconducibile a due imprenditori nel campo della ristorazione. Da lì si è risaliti a un importante broker internazionale della droga con collegamenti diretti con referenti in diverse regioni. Oltre 50 le perquisizioni e numerosi i sequestri di conti correnti di due aziende di logistica e trasporti di Pero e Como.
La galleria d'arte di Amsterdam
Ad Amsterdam sottoposta a sequestro anche una galleria d’arte moderna, la “Art3035 Gallery”: secondo gli investigatori di Milano, veniva impiegata da uno dei personaggio coinvolti nell’indagine per riciclare i proventi del narcotraffico con l’acquisto fittizio di opere di importanti esponenti della Street art. Perquisizioni sono state effettuate anche presso un circolo di Cologno Monzese, riconducibile a un gruppo di motociclisti: due soci sono infatti risultati coinvolti in una rilevante importazione di hashish sul territorio nazionale.