Orrore in famiglia a Catania, uomo arrestato per abusi sulla figlia della convivente, costretta ad assistere

Orrore in famiglia a Catania, uomo arrestato per abusi sulla figlia della convivente, costretta ad assistere

Orrore in famiglia a Catania, uomo arrestato per abusi sulla figlia della convivente, costretta ad assistere


28 ottobre 2024, ore 15:00

L’uomo non avrebbe solo violentato la 14enne, ma si indaga anche per presunti maltrattamenti a sui fratelli della vittima e sulla compagna

Un uomo di quarant’anni è stato arrestato a Catania per abusi sulla figlia minorenne della convivente. L'inchiesta è stata avviata dopo la segnalazione di un'operatrice di un istituto religioso, che avrebbe parlato con la ragazza della sua situazione familiare. La madre era costretta ad assistere alle violenze sulla figlia e non si esclude che l’uomo abbia anche abusato dei fratelli minori della vittima. L’indagato è attualmente in custodia cautelare. L’impianto accusatorio è supportato da prove, tra cui messaggi audio su WhatsApp. Il quadro emerso è inquietante e complesso, un vero e proprio intreccio di sofferenze all’interno della famiglia.

L’inizio dell’inchiesta

Le indagini ha preso il via grazie alle segnalazioni di un’operatrice di un istituto religioso che accoglie persone bisognose d’ascolto. La donna ha accolto le confidenze della giovane, dalle quali è partito un approfondimento della situazione.

Abusi e minacce

Le indagini hanno presto rivelato che l'indagato avrebbe costretto la madre a essere testimone degli abusi, creando un ambiente di terrore. Per manipolare la ragazzina, l'uomo la minacciava e utilizzava lusinghe, trasformando ogni regalo in un'arma di controllo. Queste dinamiche sono state confessate in audizioni protette, che hanno confermato la gravità della situazione.

Un quadro complesso di maltrattamenti

La Procura di Catania ha delineato un intricato quadro di maltrattamenti, che coinvolge tutti i membri della famiglia, costretti a vivere in una sorta di labirinto di violenza e umiliazione. La madre era ridotta a condizioni estremamente difficili, come dormire per terra, mentre assisteva passivamente a ciò che accadeva alla figlia.

Le prove decisive

A supporto delle accuse ci sono messaggi audio su WhatsApp che testimoniano la drammaticità della vicenda e la Questura ha eseguito un decreto di perquisizione informatica sul cellulare della vittima e del presunto carnefice. La Procura ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per l'indagato, che ora dovrà affrontare la giustizia.


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