Oscar. la marcia della mano di dio prosegue Paolo Sorrentino è entrato nella short list, Tornatore e Bellocchio no
22 dicembre 2021, ore 00:55
L' 8 Febbraio poi si saprà se "E' Stata la Mano di Dio" avra' conquistato la nomination e, in caso positivo, se il 27 marzo il film piu' autobiografico del regista porterà il secondo Oscar
STOP PER MARCO BELLOCCHIO E GIUSEPPE TORNATORE
Per "Ennio" di Giuseppe Tornatore e "Marx puo' attendere" di Marco Bellocchio invece è arrivata una delusione: nessuno dei due e' nella shortlist del miglior documentario in cui erano in gara oltre un centinaio di film. In lizza con "E' Stata la Mano di Dio" erano in corsa altre 91 candidature nazionali. Ce l'hanno fatta altri favoriti della vigilia, tra cui l'iraniano "Un eroe" di Asghar Farhadi, il film animato danese "Flee" di Jonas Poher Rasmussen, il giapponese "Drive My Car" di Ryusuke Hamaguchi, tratto da un racconto di Haruki Murakami, il finlandese "Compartment No. 6", lo spagnolo "The Good Boss" e il norvegese "La peggiore persona del mondo". Grande escluso il francese "Titane" che portava con se la Palma d'Oro di Cannes. "Flee", gia' premiato agli Efa, e' entrato anche nella nelle shortlist del miglior documentario, miglior cartone animato e potrebbe fare la storia come il primo documentario candidato a miglior film. Con Rasmussen se la dovranno vedere tra gli altri anche anche "Summer of Soul", "Billie Eilish", "The Rescue" e "The Velvet Underground".
LE SHORT MUSICALI
Tra le altre shortlist annunciate c'erano quelle musicali: Jonny Greenwood e' entrato due volte per il suo lavoro in "Power of the Dog" e "Spencer". Per la canzone originale sono rimaste in corsa grandi star come Billie Eilish ("No Time To Die"), Beyonce ("Be Alive"), Jay-Z ("Guns Go Bang"), Ariana Grande ("Just Look Up") e gli U2 ("Your Song Saved My Life"). Di nuovo in gara dopo il suo "Io Si" con Laura Pausini la dodici volte candidata Diane Warren con "Somehow You Do" e Lin-Manuel Miranda per "Dos Oruguitas" from Encanto.
IL FILM E’ TRA I PIU’ VISTI DEL MOMENTO
"E' stata la mano di Dio" ha gia' vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia 78 e il premio Mastroianni al protagonista Filippo Scotti, ma l'11 dicembre ha mancato l'obiettivo degli Efa, gli 'oscar' europei uscendo a mani vuote. Intanto e' tra i film piu' visti in Italia su Netflix in questi primi giorni di streaming dopo esser uscito anche in sala. Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment (gruppo Fremantle) per Netflix, e' il film piu' intimo, personale, piu' coraggioso. Al centro la storia dell'alter ego Fabietto (Scotti) che tra l'esaltazione per la Napoli anni '80 folle per Maradona e la sua tragedia personale (la perdita accidentale e prematura dei genitori), intravede la sua strada anche grazie all'incontro con il regista Antonio Capuano: il suo futuro e' il cinema, a Roma. Sorrrentino sopravvisse ad una fuga di gas nella casa di montagna di famiglia, dove morironomi genitori, perché volle seguire il Napoli e Maradona in trasferta. Nel cast Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Enzo Decaro, Renato Carpentieri.