07 dicembre 2023, ore 16:33
Tra le novità di moda quest'anno la pasticceria mignon natalizia e i personaggi della tradizione fatti con il cioccolato. Al ristorante un cliente su quattro sceglie il dolce
Torna l´edizione natalizia dell´Osservatorio Sigep, il salone internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e caffè di Italian Exhibition Group, la cui 45esima edizione si terrà alla fiera di Rimini dal 20 al 24 gennaio 2024. L´Osservatorio Sigep Natale 2023 registra un recupero dei consumi del bakery dolce arrivato a 3,3 miliardi di prodotti serviti, con un +1,4% rispetto al 2022, avvicinandosi ai livelli pre-Covid: è questa la tendenza che emerge nei dati CREST di Circana, in vista delle imminenti festività natalizie. Un Natale che, dal punto di vista dei consumi, dovrebbe mantenersi in linea con quello della passata stagione, come confermato anche da cinque grandi Maestri pasticceri.
I dati sul Natale
I dati raccontano di un 2023 positivo per le feste. La spesa si attesa sui 50,7 miliardi di euro con una crescita dell´11,9% rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. Positivi anche i riferimenti sul numero di persone che entra ed esce da esercizi commerciali legati al food, delivery compreso, con un incremento del 5,5%. Le presenze si stanno stabilizzando sui livelli pre-pandemia, mentre sui numeri della spesa occorre ricordare come la crescita sia anche dovuta all´innalzamento generale dei prezzi. In questo contesto si inseriscono i consumi del bakery dolce. "Il recupero degli ultimi anni è evidente: attualmente siamo a 3,3 miliardi di prodotti e manca poco per tornare ai 3,5 miliardi del 2019", sottolineano gli esperti di Cirstana.
La storia del panettone
L'origine del panettone ci porta nel passato e sono due le storie raccontate dalla tradizione, la cui veridicità, però, è tutta da confermare. Partiamo dalla prima. Messer Ulivo degli Atellani, falconiere, di famiglia originaria di Atella, in Basilicata, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti. La seconda storia risale a Ludovico il Moro. Il cuoco al suo servizio fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato per errore nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un aiuto di cucina, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa, e cioè un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta, questa ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola». Il cuoco acconsentì e si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L'è 'l pan dal Tögn». Da allora è il "pane di Tögn", ossia il "panettone".
Il panettone artigianale ai giorni nostri
Il panettone artigianale, da sempre, è il dolce per eccellenza sulle tavole degli italiani per le feste di Natale e Capodanno. Oltre a quello cosiddetto "tradizionale" sono svariate le tipologie in commercio: alla frutta, glassati, aromatizzati al caffè, tanto per fare qualche esempio. I principali Maestri pasticcieri, in tutta Italia, si sono sbizzarriti nell'ideare panettoni alternativi, che catturino i gusti della gente: da quello con l'albicocca qualità "pellecchiella" del Vesuvio e mandorle della storica famiglia De Vivo di Pompei a quello amarena, pesca e limone del campione del mondo 2021 Salvatore Tortora, dall'Oro di Manna del creativo siciliano Nicola Fiasconaro al prelibato panettone al cioccolato di Ascolese. Quotatissime, ma questa non è certo una novità, anche le creazioni di Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco e Davide Oldani.