I giudici hanno riconosciuto anche l'aggravante del metodo mafioso
E' stata confermata in appello la condanna al carcere per alcuni esponenti del clan Spada, col riconoscimento dell'aggravante del metodo mafioso. I giudici della Corte d'Appello di Roma hanno condannato i sette esponenti del clan per la vicenda del racket delle case popolari. Le accuse contestate vanno dalle minacce alla violenza, agli sfratti forzosi da alloggi popolari e a una gambizzazione. Dopo una camera di consiglio durata più di tre ore, i giudici hanno confermato le condanne emesse in primo grado nell'ottobre del 2017: Massimiliano Spada 13 anni e 8 mesi di carcere, Ottavio Spada 5 anni, Davide Cirillo 6 anni e 4 mesi, Mirko Miserino 6 anni e 4 mesi, Maria Dora Spada 7 anni e 4 mesi, Massimo Massimiani 11 anni e Manuel Granato 6 anni e mezzo.