Pablo Trincia, Non sentitevi in colpa, denunciate il bullismo

Pablo Trincia: "Non sentitevi in colpa, denunciate il bullismo"

Pablo Trincia: "Non sentitevi in colpa, denunciate il bullismo"


Quattro nuove puntate di "Mai più bullismo" su Rai Due per sensibilizzare sul tema

Mai più bullismo. È questo il titolo del programma, giunto alla seconda edizione, che Rai2 trasmetterà dal 10 gennaio in seconda serata. Al timone confermatissima la ‘iena’ Pablo Trincia. La trasmissione, in onda in 12 Paesi nel mondo, è il primo social coaching televisivo. Realizzato dalla Società Verve Media Company in collaborazione con Rai e il MIUR, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il programma mira a sensibilizzare su un fenomeno che non riguarda solo le ragazze e i ragazzi che ne sono vittime, ma anche le famiglie, la scuola e l’intera comunità.
Anche nelle nuove quattro puntate la formula resta la stessa: il conduttore/coach Trincia dà voce ai ragazzi vittime di bullismo, parla con i genitori e i dirigenti scolastici al fine di ottenere un incontro chiarificatore tra il protagonista della storia e i suoi compagni di classe. Necessario l’utilizzo delle microcamere per testimoniare ciò che accade ogni giorno a scuola, per dare credibilità al racconto delle vittime e per spronarle ad avere il coraggio di parlare di ciò che vivono dentro e fuori le mura scolastiche.

Pietro di Palagiano, provincia di Taranto, che aveva chiesto aiuto al programma nella scorsa stagione, sarà il protagonista della prima puntata della nuova serie per raccontare cosa è successo in questi mesi. Per l’occasione il giovane studente dell’istituto agrario di Massafra incontrerà Shade, il rapper protagonista di un concerto speciale per Mai più bullismo.

Durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Roma, Trincia ha ammesso che Mai più bullismo “è un programma difficilissimo, un incubo da realizzare, un lavoro gigantesco”. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli ha sottolineato che quello del bullismo “è un tema complicato” del quale se ne deve parlare il più possibile: “Non bisogna mai sentirsi in colpa quando si subisce un atto di bullismo. Denunciare non significa fare la spia, ma mettersi nella condizione di farsi rispettare e di rispettare gli altri”.




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