Palazzo Chigi “il Recovery intervento epocale”, il testo alle Camere
25 aprile 2021, ore 19:00
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato trasmesso alle Camere in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi, previste domani. Il testo, di 337 pagine, è visibile sul sito di Montecitorio. Il ministero dell’Economia monitora il progresso del Pnrr e si raccorda con Ue
“Si tratta di un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell'economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale” si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Piano ha come principali beneficiari le donne, i giovani e il Mezzogiorno e contribuisce in modo sostanziale a favorire l'inclusione sociale e a ridurre i divari territoriali. Domani il presidente del consiglio Mario Draghi presenterà il testo alle Camere. "Il Pnrr contribuisce a ridurre il divario tra il Mezzogiorno e il resto del Paese. L'impatto complessivo sul Pil nazionale, il Prodotto interno lordo, fino al 2026 è stimato in circa 16 punti percentuali. Per il sud, l'impatto previsto è di circa 24 punti percentuali."
LA CABINA DI REGIA
“La governance del Piano prevede una responsabilità diretta dei ministeri e delle amministrazioni locali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme entro i tempi concordati, e per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse” spiega il comunicato di Palazzo Chigi sul Recovery Plan. È previsto un ruolo significativo degli enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro. Il Ministero dell'economia e delle finanze monitora e controlla il progresso nell'attuazione di riforme e investimenti e funge da unico punto di contatto con la Commissione Europea.
LE MISSIONI
La missione "Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica", stanzia complessivamente 68,6 miliardi, di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. Il Piano prevede "investimenti e riforme per l'economia circolare e la gestione dei rifiuti, per raggiungere target ambiziosi come il 65 per cento di riciclo dei rifiuti plastici e il 100 per cento di recupero nel settore tessile". Sul fronte delle "infrastrutture idriche, con l'obiettivo di ridurre le perdite nelle reti per l'acqua potabile del 15 per cento". La quinta missione del Pnrr, "Inclusione e Coesione", stanzia complessivamente 22,4 miliardi - di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è facilitare la partecipazione al mercato del lavoro. Il Governo investe nello sviluppo dei centri per l'impiego e nell'imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna". "Si rafforzano i servizi sociali e gli interventi per le vulnerabilità, ad esempio con interventi dei Comuni per favorire una vita autonoma alle persone con disabilità. La sesta missione del Pnrr,"Salute", stanzia complessivamente 18,5 miliardi, obiettivo rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure. Gli obiettivi della missione "Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura" sono promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l'innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l'Italia, turismo e cultura, il piano stanzia complessivamente 49,2 miliardi.
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
La riforma della giustizia interviene sull'eccessiva durata dei processi e intende ridurre il forte peso degli arretrati giudiziari. Il Piano prevede assunzioni mirate e temporanee per eliminare il carico di casi pendenti e rafforza l'Ufficio del Processo. Sono previsti interventi di revisione del quadro normativo e procedurale, ad esempio un aumento del ricorso a procedure di mediazione e interventi di semplificazione sui diversi gradi del processo.