31 maggio 2021, ore 11:00 , agg. alle 14:29
Gli spari esplosi, ieri sera, nel popolare mercato del capoluogo siciliano, Emanuele Burgio, 26 anni era figlio di Filippo, considerato il cassiere del clan di Porta Nuova e vicino al boss Gianni Nicchi; non ci sono testimoni, sentiti nella notte parenti e conoscenti della vittima
Delitto senza testimoni
Indagini in corso a Palermo per ricostruire i contorni dell'omicidio di Emanuele Burgio, 26enne ucciso a colpi di arma da fuoco, ieri nella tarda serata, al mercato della Vucciria, uno dei luoghi simbolo di Palermo. Gli inquirenti hanno sentito per tutta la notte i familiari e gli amici della vittima, ma non ci sono testimoni dell'accaduto. È in corso la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, per verificare se sono stati registrati i momenti degli spari.
Emanuele, figlio di un uomo vicino ai boss
Secondo quanto è stato ricostruito dagli investigatori, Emanuele è stato ucciso con almeno tre colpi d'arma da fuoco nel mercato della Vucciria a Palermo; il giovane che non ha precedenti penali, è figlio di Filippo Burgio, già condannato per mafia. Il padre è considerato il cassiere del clan di Porta Nuova e vicino al boss Gianni Nicchi per il quale avrebbe gestito la posta, per il periodo in cui l'uomo era latitante. Nel 2011 era stato stato coinvolto nell'operazione dei carabinieri Hybris e condannato con pena definitiva a 9 anni di reclusione.
Al Policlinico, rabbia e disperazione tra i parenti
A chiamare i soccorsi, dopo la sparatoria, è stato un residente del quartiere . Sono arrivati subito gli agenti delle volanti che hanno trovato tracce di una sparatoria e hanno soccorso il 26enne che è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Palermo. Ma le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Appena si è sparsa la voce dell'accaduto, in ospedale sono arrivate circa trecento persone che hanno affollato le strade nei pressi della struttura. Poi, la notizia della morte ha scatenato la rabbia di alcuni dei presenti, soprattutto tra parenti e amici, che volevano vedere il corpo di Emanuele Burgio a tutti i costi. La calma è stata riportata dalla polizia. Questa mattina la zona, cuore della movida cittadina, era stata ripulita.