Paola Turci, Il futuro è adesso
21 aprile 2015, ore 11:00
agg. 22 aprile 2015, ore 11:28
La cantante presenta a Rtl.it il nuovo album "Io Sono"
Nuova vita per Paola Turci che cambia etichetta discografica, agenzia live e che decide di vestire dodici brani storici della sua carriera con abiti nuovi. "Io Sono" è il nuovo progetto discografico della cantante che include appunto dodici hit della cantante e tre brani inediti. "Questo dico separa in modo armonioso la mia produzione passata con quello che verrà", dice la cantante a Rtl.it
Possiamo comunque considerare "Io Sono" un disco di inediti?
Per certi versi sì. L'aspettativa che ho, e che spero accada, è che queste canzoni risultino nuove anche da riscoprire per chi non le conosce, penso a qualche ragazza o ragazzo che non ha mai ascoltato 'Bambini' o chi mi ha sempre seguito ma non ha mai approfondito. Ci sono canzoni magari che non sono state singoli ma possono colpire l'ascoltatore.
"Io Sono" nasce anche dalla collaborazione col chitarrista e produttore Federico Dragogna. Che tipo di lavoro è stato?
Lavoro su concetti inizialmente con l'idea di dare e collocare verso il futuro queste canzoni del passato e di fare avvenire questo incontro del futuro col passato. Quindi l'idea iniziale era l'incontro della dimensione acustico/elettronica. Dunque abbiamo queste sonorità leggere e ipnotiche e ci è piaciuta l'idea di dare una dimensione più tecnologica e moderna. Abbiamo ascoltato molta musica internazionale da James Blake a Katy Perry e con queste idee li abbiamo realizzate in studio.
Partirà il tour?
Sì da giugno ma prima faremo una sorta di prova generale con la band al primo maggio dove suoneremo!
Per certi versi sì. L'aspettativa che ho, e che spero accada, è che queste canzoni risultino nuove anche da riscoprire per chi non le conosce, penso a qualche ragazza o ragazzo che non ha mai ascoltato 'Bambini' o chi mi ha sempre seguito ma non ha mai approfondito. Ci sono canzoni magari che non sono state singoli ma possono colpire l'ascoltatore.
"Io Sono" nasce anche dalla collaborazione col chitarrista e produttore Federico Dragogna. Che tipo di lavoro è stato?
Lavoro su concetti inizialmente con l'idea di dare e collocare verso il futuro queste canzoni del passato e di fare avvenire questo incontro del futuro col passato. Quindi l'idea iniziale era l'incontro della dimensione acustico/elettronica. Dunque abbiamo queste sonorità leggere e ipnotiche e ci è piaciuta l'idea di dare una dimensione più tecnologica e moderna. Abbiamo ascoltato molta musica internazionale da James Blake a Katy Perry e con queste idee li abbiamo realizzate in studio.
Partirà il tour?
Sì da giugno ma prima faremo una sorta di prova generale con la band al primo maggio dove suoneremo!
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