Papa Francesco abbracciato da una folla di 100 mila fedeli arrivati da tutto il mondo per la Pasqua
Papa Francesco abbracciato da una folla di 100 mila fedeli arrivati da tutto il mondo per la Pasqua Photo Credit: agenziafotogramma.it
09 aprile 2023, ore 14:31
L'auto scoperta con il Papa è arrivata fino al tratto iniziale di via della Conciliazione. Bergoglio, sulla poltrona girevole, saluta e benedice gli oltre 100 mila fedeli e pellegrini arrivati da ogni parte del mondo. Bergoglio ha poi impartito la benedizione Urbi et Orbi.
Questa mattina dopo la Santa messa di Pasqua e nonostante le condizioni di salute non ottimali, Bergoglio ha entusiasmato gli oltre 100 mila fedeli accorsi da tutto il mondo con un lungo giro con la Papamobile. Il Santo Padre, dalla poltrona girevole, ha salutato e benedetto la folla da Piazza San Pietro fino a via della Conciliazione senza nessun tipo di protezione per stabilire un ulteriore intensa connessione con i fedeli.
Poi, finito il lungo giro in papamobile, il Santo Padre si è riaffacciato dalla Loggia Centrale della Basilica per il tradizionale Urbi et Orbi, espressione latina che significa "alla città e al mondo". Insomma, Papa Francesco nonostante il ricovero della settimana scorsa è riuscito nella grande sfida di presiedere tutte le celebrazioni della settimana Santa, fatta eccezione per la Via Crucis di venerdì al Colosseo, dove a fermarlo sono stati i medici consigliandogli di evitare l'esposizione al freddo calato nei giorni scorsi a Roma.
LE PAROLE DEL PAPA
"Vorrei dire a tutti, con la gioia nel cuore: buona Pasqua a tutti": così il Papa ha inviato il suo augurio dalla Loggia delle benedizioni. "Sia per ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle, in particolare per gli ammalati e per i poveri, per gli anziani e per chi sta attraversando momenti di prova e di fatica, un passaggio dalla tribolazione alla consolazione".
Poi Bergoglio si è detto preoccupato per gli attacchi in Terra Santa. E ha lanciato un nuovo appello per la pace in Ucraina. Auspicando un conforto per le vittime del conflitto e un confronto dell'intera comunità internazionale perché si adoperi a porre fine alle guerre che insanguinano il mondo, citando tante zone del mondo caratterizzate da conflitti spesso dimenticati: "Aiuta, Signore, il Libano, ancora in cerca di stabilità e unità, perché superi le divisioni e tutti i cittadini lavorino insieme per il bene comune del Paese. Volgi il tuo sguardo ad Haiti, che sta soffrendo da diversi anni una grave crisi socio-politica e umanitaria, e sostieni l'impegno degli attori politici e della Comunità internazionale nel ricercare una soluzione definitiva ai tanti problemi che affliggono quella popolazione tanto tribolata. Consolida i processi di pace e riconciliazione intrapresi in Etiopia e in Sud Sudan, e fa che cessino le violenze nella Repubblica Democratica del Congo''. Bergoglio chiede conforto per le ''vittime del terrorismo internazionale, specialmente in Burkina Faso, Mali, Mozambico e Nigeria. Aiuta il Myanmar a percorrere vie di pace e illumina i cuori dei responsabili perché i martoriati Rohingya trovino giustizia''.
LA LETTERA DI SERGIO MATTARELLA AL SANTO PADRE
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto dedicare una lunga lettera destinata a Papa Francesco: “La santa Pasqua mi offre la graditissima opportunità di porgere alla Santità Vostra i più fervidi auguri della Repubblica Italiana e miei personali”. Così si apre il messaggio del capo dello Stato, che ha trattato il tema della guerra in Ucraina citando la Lettera Enciclica di San Giovanni XXIII. Sottolineando che più che mai è necessario il contributo di tutti gli uomini e le donne di buona volontà nell'attuazione del bene comune, per fornire risposta all'anelito di pace avvertito dall'umanità.