Papa Francesco contro i preti logorroici: “No alle omelie lunghe, massimo 10 minuti”
Papa Francesco contro i preti logorroici: “No alle omelie lunghe, massimo 10 minuti” Photo Credit: agenziafotogramma.it
04 dicembre 2024, ore 11:30
Il Santo Padre in udienza generale ha riflettuto sul ruolo della predicazione nella Chiesa
“Sarò breve”. Bastano queste due parole, normalmente pronunciate dall’oratore di turno, per far calare il gelo in sala e per far scorrere un brivido lungo la schiena dell’uditorio che, a quel punto, sa di non avere scampo. Dai convegni alle conferenze stampa, passando per le omelie delle funzioni religiose: tutte situazioni in cui l'efficacia del public speaking viene messa a dura prova. Dare voce a un discorso non è facile e lo sa bene Papa Francesco il quale, in occasione dell’udienza generale del mercoledì, ha rivolto un appello che testimonia ancora una volta il suo carattere pragmatico: il Pontefice ha riflettuto sul ruolo della predicazione, spiegando quanto sia importante operare scelte di sintesi virtuosa che i latini avrebbero identificato con la “brevitas”. Non più di 10 minuti, secondo Francesco. Questo è il tempo utile per far arrivare la propria riflessione attorno al messaggio evangelico.
Le parole del Pontefice, anche in cinese
Nel corso dell’incontro di oggi, dunque, il Papa si è concentrato sul senso del predicare: “Significa trasmettere – ha detto – insieme con le idee e la dottrina, la vita e la convinzione della nostra fede”. Secondo il Santo Padre ci sono due condizioni per poter mettere in pratica questa indicazione: “La prima cosa è la preghiera. Guai a predicare senza pregare! Si diventa quelli che l’Apostolo paolo definisce ‘bronzi che rimbombano e cimbali che tintinnano’. La seconda è non volere predicare noi stessi, ma Gesù Signore”. Ecco dunque quello che si cela dietro i discorsi troppo lunghi e arzigogolati dei sacerdoti: la volontà di mettere in primo piano la propria “ars oratoria”, tralasciando l’efficacia della comunicazione. “Tante volte ci sono predicazioni lunghe 20, 30 minuti. La predicazione deve contenere un'idea e un invito a fare, massimo otto-dieci minuti, per favore, oltre non si segue più. Alle volte vediamo gli uomini che durante la predica escono dalla chiesa per fumarsi una sigaretta, poi rientrano. La predica dev'essere un'idea e una proposta di fare – ha ribadito - e non andare oltre 10 minuti, no mai. E' molto importante questo".
E, proprio con lo scopo di far arrivare a tutti il messaggio del Santo Padre, il Vaticano ha diffuso oggi per la prima volta una sintesi in lingua cinese dell’udienza generale, completa del saluto ai fedeli in quell’idioma. "Desidero, perciò, rivolgere il mio cordiale saluto ai cinesi qui presenti e a quelli collegati tramite i mezzi di comunicazione. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace. Dio vi benedica!", così il Papa nel corso dell’incontro di oggi.
L'incontro con Orban
Una mattinata piena di appuntamenti per Papa Francesco che nelle scorse ore ha anche incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orban. Un colloquio molto atteso viste le posizioni del leader magiaro sul fronte migranti, opposte a quelle del Santo Padre. I due si erano già incontrati altre volte: il 28 agosto 2016 il Pontefice aveva ricevuto un gruppo di parlamentari cristiani europei; nel settembre 2021 Francesco si era recato in Ungheria per la chiusura del Congresso eucaristico internazionale. Ancora una volta nell'aprile 2023, in occasione del viaggio apostolico nel corso del quale Bergoglio aveva lanciato un appello all'Europa affinché venissero create ''vie sicure e legali per i migranti''.