Papa Francesco è in Iraq, il Pontefice, nel suo primo discorso nel Paese, ha chiesto che tacciano le armi
Papa Francesco è in Iraq, il Pontefice, nel suo primo discorso nel Paese, ha chiesto che tacciano le armi
05 marzo 2021, ore 21:00
agg. 08 marzo 2021, ore 10:42
Papa Francesco è arrivato, oggi, in Iraq, la città di Baghdad è blindata per la presenza del Pontefice e deserta per il lockdown deciso dopo la diffusione del Coronavirus
Papa Francesco è arrivato, oggi, in Iraq. Il Santo Padre, nel suo primo discorso nel Paese, ha lanciato un appello per la fine delle violenze, delle guerre e delle intolleranze che hanno fatto dell'Iraq "una terra martoriata". Un chiaro messaggio ai politici locali affinchè contrastino la corruzione, gli abusi di potere e l'illegalità. Poi la richiesta di dare pieni diritti e protezione ai cristiani e alle altre minoranze religiose, perchè, come ha detto il Pontefice, "nessuno sia considerato cittadino di seconda classe" in un Paese in cui è la Costituzione a stabilire che l'Islam non solo è la religione ufficiale dello Stato, ma anche fonte della legislazione.
Baghdad è blindata e deserta per il Covid
Baghdad è, letteralmente, blindata. Decise misure di controllo imponenti con elicotteri a sorvolare la città e cordoni di sicurezza impenetrabili. I cecchini dei reparti speciali iracheni sono appostati su ogni edificio. Le strade, comunque, sono quasi deserte per il lockdown deciso dal governo dopo la diffusione del Coronavirus.
"Il mio viaggio un dovere verso una terra martoriata"
"Questo è un viaggio emblematico, un dovere verso una terra martoriata da molti anni" : queste le prime parole del Papa, pronunciate, nella mattinata italiana, all'arrivo in Iraq, davanti ai giornalisti che lo seguono nel viaggio. Francesco, poi, ha ribadito, con forza, questo pensiero, incontrando i rappresentanti del governo, i politici e i diplomatici, al Palazzo presidenziale di Baghdad. "Tacciano le armi", ecco l'appello accorato del Pontefice, "se ne limiti la diffusione, qui e ovunque. Cessino gli interessi di parte, quegli interessi esterni che si disinteressano della popolazione locale. Si dia voce ai costruttori, agli artigiani della pace, ai piccoli, ai poveri, alla gente semplice, che vuole vivere, lavorare, pregare in pace. Basta violenze, estremismi, fazioni, intolleranze", ha aggiunto il Santo Padre, sottolineando come "negli scorsi decenni, l'Iraq abbia patito i disastri delle guerre, il flagello del terrorismo e conflitti settari, spesso, basati su un fondamentalismo che non può accettare la pacifica coesistenza di vari gruppi etnici e religiosi, di idee e culture diverse. Tutto ciò ha portato morte, distruzione, macerie tuttora visibili, e non solo a livello materiale: i danni sono ancora più profondi se si pensa alle ferite dei cuori di tante persone e comunità, che avranno bisogno di anni per guarire", ha concluso il Papa.