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Papa Francesco ha superato la crisi respiratoria di ieri, prosegue la somministrazione di ossigeno ad alti flussi

Papa Francesco ha superato la crisi respiratoria di ieri, prosegue la somministrazione di ossigeno ad alti flussi

Papa Francesco ha superato la crisi respiratoria di ieri, prosegue la somministrazione di ossigeno ad alti flussi


23 febbraio 2025, ore 15:30 , agg. alle 17:08

Per Bergoglio è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo

Al decimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Gemelli il piazzale all'ingresso del policlinico questa mattina è affollato, molto di più rispetto agli altri giorni di degenza del pontefice. I fedeli sono in apprensione per le condizioni del santo padre dopo la crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata di ieri e la trasfusione resasi necessaria per l’anemia. Nonostante il quadro complesso e l’aggravamento delle scorse ore, Bergoglio ha passato una notte tranquilla. La crisi emergenziale è sostanzialmente rientrata anche se prosegue la somministrazione di ossigeno ad alti flussi attraverso i ‘naselli’, per supportare il Papa nella respirazione. Il santo padre è vigile ma non è fuori pericolo, hanno sottolineato i medici. Sono stati fatti nuovi prelievi di sangue. Il risultato si conoscerà in serata. Oggi il pontefice si è fatto sentire tramite le parole pronunciate in sua vece, nell’omelia per la messa giubilare dei diaconi, da monsignor Fisichella e la pubblicazione del testo del messaggio predisposto in occasione dell’Angelus domenicale.


Le parole del Papa nell’omelia della messa giubilare per i diaconi

"Per crescere insieme, condividendo luci e ombre, successi e fallimenti gli uni degli altri, è necessario saper perdonare e chiedere perdono, riallacciando relazioni e non escludendo dal nostro amore nemmeno chi ci colpisce e tradisce. Un mondo dove per gli avversari c'è solo odio è un mondo senza speranza, senza futuro, destinato ad essere dilaniato da guerre, divisioni e vendette senza fine, come purtroppo vediamo anche oggi, a tanti livelli e in varie parti del mondo. Perdonare, allora, vuol dire preparare al futuro una casa accogliente, sicura, in noi e nelle nostre comunità". Questa una parte del testo preparato da Papa Francesco pronunciato durante l'omelia per la messa giubilare per i diaconi presieduta, come chiesto dal pontefice, da monsignor Rino Fisichella. “Dare senza chiedere nulla in cambio unisce, crea legami, perché esprime e alimenta uno stare insieme che non ha altro fine se non il dono di sé e il bene delle persone", questo è un altro passaggio significativo dell’omelia scritta dal santo padre e letta da Fisichella nella Basilica di San Pietro.


Nel testo scritto da Bergoglio per l’Angelus un nuovo appello per la pace

Il pontefice, che per la seconda domenica non ha potuto guidare l'Angelus dal Gemelli, nel testo che ha fatto pubblicare per l’occasione ha lanciato un nuovo appello per la pace nel mondo, ricordando in particolare il terzo anniversario della guerra in Ucraina: "Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l'Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'intera umanità. Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan".


I ringraziamenti di Papa Francesco 

"Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia. Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l'attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate", si legge nel testo predisposto da Bergoglio per l’Angelus.



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