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Papa Francesco, il bollettino della mattina: “Dormito tutta la notte, ora prosegue riposo”

Papa Francesco, il bollettino della mattina: “Dormito tutta la notte, ora prosegue riposo”

Papa Francesco, il bollettino della mattina: “Dormito tutta la notte, ora prosegue riposo” Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


Dopo le crisi di ieri, ecco le condizioni del Santo Padre comunicate poco fa dalla Sala Stampa Vaticana

Il Papa ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo”. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede dopo la 18esima notte che il Santo Padre trascorre al decimo piano del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

Una nota che prova a rassicurare sulle condizioni di salute del Pontefice che nella giornata di ieri aveva destato preoccupazione a causa di due crisi respiratorie.

Il ricovero è iniziato lo scorso 14 febbraio a causa di un peggioramento di salute che è poi sfociato in una polmonite bilaterale.

PAPA FRANCESCO, LE CRISI DI IERI

Nella serata di ieri, 3 marzo, il bollettino medico aveva parlato di un quadro clinico complesso. Il Santo Padre aveva presentato nel corso della giornata due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo.

Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni. Nel pomeriggio era stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante.

La prognosi rimane riservata. Fonti vaticane avevano spiegano che l'accumulo di muco è una diretta conseguenza della polmonite, non di una nuova infezione che sta crescendo.

In altre parole, sempre secondo le fonti, "non è un elemento nuovo: è una conseguenza di quello che c'è". Va detto a riprova di questo che, come sottolineato dal Vaticano, "i valori delle analisi del sangue restano invariati: non c'è stata una crescita della leucocitosi, un aumento dei globuli bianchi, quindi non si tratta di un'infezione che sta crescendo, ma sono le conseguenze dell'infezione in corso".

PREGLIASCO: “NON SI VEDE LA FINE DELLA PROBLEMATICA DI BASE”

“Se le cose non migliorano una delle possibilità potrebbe essere l'intubazione, aspettare e verificare l'efficacia della terapia” aveva spiegato all'Adnkronos ieri il virologo Fabrizio Pregliasco, dopo l'ultimo bollettino sulle condizioni del Pontefice.

"Non si vede la fine della problematica di base e quindi del coinvolgimento dei polmoni", ha detto.

Una situazione che alterna momenti di quiete con momenti di crisi pesanti.

Stando a quanto hanno riferito le fonti vaticane, nei giorni precedenti il Papa era riuscito anche a dedicarsi ad alcune attività lavorative e a partecipare, nella giornata di domenica 2 marzo, alla Santa Messa insieme agli operatori sanitari che si stanno prendendo cura di lui.



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