Papa Francesco: "Il celibato dei preti può essere rivisto, è una prescrizione temporanea"
Papa Francesco: "Il celibato dei preti può essere rivisto, è una prescrizione temporanea" Photo Credit: Fotogramma
12 marzo 2023, ore 15:34
"Quindi potrebbe essere rivisto?", chiede l'intervistatore Daniel Hadad. "Sì", replica il Papa in un colloquio in occasione del decimo anniversario del suo pontificato
In occasione del decimo anniversario del suo pontificato, Papa Francesco si sofferma sul celibato nella Chiesa occidentale. Lo fa nell’intervista con il sito argentino “Infobae”. E spiega: "È una prescrizione temporanea… non è eterna come l'ordinazione sacerdotale… Il celibato, invece, è una disciplina". "Quindi potrebbe essere rivisto?", chiede l'intervistatore Daniel Hadad. "Sì", replica il Papa.
“Non c’è contraddizione nel fatto che un prete si sposi”
"Non credo", risponde comunque Francesco alla domanda se una eventuale abolizione del celibato dei sacerdoti possa aumentare il numero delle vocazioni. A questo proposito il Papa ricorda che "nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Tutto il rito orientale. Qui in Curia ne abbiamo uno - mi sono imbattuto proprio oggi - che ha sua moglie, suo figlio. Non c'è contraddizione che un prete si sposi. Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea: non so se si risolve in un modo o nell'altro - precisa Bergoglio -, ma è provvisoria in questo senso; non è eterno come l'ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che tu lo voglia o no. Che te ne vada o meno è un'altra questione, ma è per sempre. Invece il celibato è una disciplina".
“A volte il celibato può portarti al maschilismo”
Secondo Papa Francesco, in ogni caso, "a volte il celibato può portarti al maschilismo. A un prete che non sa lavorare con le donne manca qualcosa, non è maturo. Il Vaticano era molto maschilista, ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno. Si è sempre fatto così". Ma ora le cose stanno cambiando: "Hanno un'altra metodologia, le donne. Hanno un senso del tempo, dell'attesa, della pazienza, diverso dall'uomo. Questo non sminuisce l'uomo, sono diversi. E devono completarsi a vicenda".