Papa Francesco torna a condannare la guerra in Ucraina: chiediamo a Dio, pace, armi non sono mai la soluzione
23 marzo 2022, ore 11:14
Nel corso dell'udienza generale del mercoledì, il pontefice si è soffermato sulla drammatica situazione in Ucraina, ha definito la guerra, "una sconfitta dell'umanità
Papa in udienza, con la guerra si perde tutto
Gran parte dell'udienza generale di Papa Francesco è stata dedicata ancora una volta a ricordare il dramma della guerra, a dar voce al dolore degli ucraini per i tanti morti e feriti in queste settimane di conflitto. Parlando a braccio, il Papa ha detto: "Vorrei fare un minuto per ricordare le vittime della guerra. Le notizie delle persone sfollate, che fuggono, morti, feriti, tanti soldati caduti da una parte e dall'altra. Sono notizie di morte. Chiediamo al Signore della vita che ci liberi dalla guerra: con la guerra tutto si perde, tutto. Non c'è vittoria in una guerra, tutto è sconfitta". "Che il Signore ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell'umanità. Ci liberi da questo bisogno di autodistruzione", ha proseguito Bergoglio, chiedendo di pregare anche affinché " i governanti capiscano che comprare armi e dare armi non è la soluzione al problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace. E come dice la Bibbia: fare delle armi gli strumenti per la pace"
Preghiera per la pace
Dopodomani l'atto di consacrazione della Russia e dell'Ucraina al Cuore immacolato di Maria, un atto solenne che il pontefice ha ricordato ai fedeli, in particolare a quelli di nazionalità polacca che, in queste settimane, stanno accogliendo chi fugge dalla guerra. "Voi siete testimoni della guerra, accogliendo i rifugiati e ascoltando i loro racconti" ; poi, si è rivolto ai fedeli portoghesi e ha detto: "Vi invito a unirvi a me e ai miei fratelli vescovi nell'Atto di Consacrazione all'Immacolato Cuore di Maria, nel prossimo 25 marzo, chiedendo fiduciosamente al Signore, per intercessione della Madonna di Fatima, il dono della pace".
Papa Francesco andrà a Kiev?
In più di un'occasione è stata invocata la mediazione del Papa nella guerra e lo stesso presidente ucraino Zelensky lo ha invitato ieri durante una telefonata perché svolga il ruolo di autorevole voce pacificatrice. L'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnik ha spiegato che organizzare quest'evento richiede tempo: "Apprezziamo tantissimo il ruolo della Santa Sede, le parole del Papa sull'Ucraina. Noi faremo il possibile per organizzare la visita di Papa Francesco a Kiev ma non tutto dipende da noi, bisogna organizzare la sicurezza, noi faremo il possibile", ha detto l'ambasciatore, aggiungendo che prima bisognerebbe raggiungere un cessate il fuoco per poter garantire la sicurezza del pontefice.
Il Papa, mio nonno mi ha insegnato a odiare la guerra
Papa Francesco ha raccontato, come spesso fa, un episodio della sua vita privata durante l'udienza generale, ricordando come abbia maturato un sentimento anti bellico: "Io posso dare una testimonianza personale. L'odio e la rabbia alla guerra io l'ho imparato da mio nonno - ha raccontato Papa Francesco - che aveva fatto il Piave nel '14 e lui mi ha trasmesso questa rabbia alla guerra perché mi ha raccontato le sofferenze della guerra e questo non si impara sui libri, si impara trasmettendolo dai nonni ai nipoti".