Parigi 2024, tutti pazzi per Kauli Vaast, l'atleta francese che ha conquistato l'oro nel surf

Parigi 2024, tutti pazzi per Kauli Vaast, l'atleta francese che ha conquistato l'oro nel surf

Parigi 2024, tutti pazzi per Kauli Vaast, l'atleta francese che ha conquistato l'oro nel surf   Photo Credit: agenziafotogramma.it


06 agosto 2024, ore 17:20

Il surfista è diventato il primo campione olimpico francese di surf e il primo olimpico tahitiano in qualsiasi disciplina. Gioia nel piccolo villaggio di Teahupoo, sulla penisola di Tahiti

KAULI VAAST, L'EROE DI TEAHUPOO

La vittoria di Kauli Vaast nel surf ai Giochi fa esplodere di gioia il piccolo villaggio di Teahupoo, sulla penisola di Tahiti. Il surfista, che ha conquistato l'oro, è diventato il primo campione olimpico francese di surf e primo campione olimpico tahitiano in qualsiasi disciplina. "Il mana (la forza soprannaturale nella cultura polinesiana) è stato con me fin dall'inizio, ogni giorno lo sentivo, non potevo vederlo ma lo sentivo, e ora l'ho fatto: sono campione olimpico", ha detto Vaast. "Non appena sono state prese le prime due onde, ci siamo tutti sbracciati per assicurarci che non ce ne fossero altre, e ha funzionato", ha scherzato il presidente polinesiano Moetai Brotherson. La madre di Kauli Vaast, Natou Thupalua, si è dedicata al giardinaggio per scacciare l'ansia. "Quando lui gareggia a Tahiti, io mi occupo del giardino", ha raccontato la donna, affidandosi alle grida dei vicini per conoscere i risultati. "Quando torno a casa, dovrò rastrellare perché ha tagliato tutto", ha sorriso il 22enne neo campione olimpico, ragazzo dallo stile di vita semplice fatto di surf e pesca subacquea. Il suo segreto è stato sfruttare al meglio il 'fattore campo', visto che lui questo mare e queste onde le conosce alla perfezione. Ora spera che questa vittoria lo proietti nel firmamento del suo sport, perché finora Vaast ha fatto parte delle Challenger Series, una sorta di serie minore del surf. Ma quando 'gioca in casa', a Teahupoo, Vaast è stato spesso in grado, gareggiando su invito, di battere i migliori surfisti del circuito d'élite, così come ha fatto in questa Olimpiade. "Il mio obiettivo è qualificarmi per il Championship Tour ed è quello che continuerò a fare, e questa medaglia d'oro è un'enorme iniezione di fiducia".

LA CERIMONIA DELLE MEDAGLIE CON LA SUA GENTE

La parte finale del villaggio di Teahupoo, riservata alle persone accreditate per gli eventi olimpici, è stata aperta al pubblico per la cerimonia delle medaglie sulla spiaggia, a poche centinaia di metri dalla famosa onda che Vaast ha saputo sfruttare al meglio sia in semifinale, contro Gabriel Medina, che in finale contro l'australiano Jack Robinson. Diverse migliaia di polinesiani hanno fatto il tifo per il loro campione, e anche per la medaglia di bronzo delle donne, Johanne Defay della Reunion, e per quella degli uomini, il tre volte campione del mondo Gabriel Medina, amato da chiunque sia appassionato di surf. Quarto a Tokyo, l'idolo dei brasiliani ha vinto la sua prima medaglia olimpica a Teahupoo. E rimarrà comunque nella storia dei Giochi, perché la sua 'celebrazione' aerea, immortalata una settimana fa dal fotografo dell'Afp Jerome Brouillet, è l'immagine più suggestiva di questi Giochi. Proprio come il salto di un balenottero dietro i surfisti nell'ultimo giorno di gare.

SURF ALLE OLIMPIADI, UN BINOMIO VINCENTE ANCHE PER LOS ANGELES

Il successo dei Giochi di quest'anno, dopo le timide onde di Tokyo, che in realtà ci sono state anche a Teahupo'o penalizzando Medina ("il surf non è uno sport giusto", il tweet di Neymar, grande amico dello stesso Medina), potrebbe contribuire ad affermare il surf come disciplina olimpica permanente. Intanto è già stato confermato per Los Angeles 2028. Con un americano, un brasiliano, un australiano e un francese, le quattro migliori nazioni del surf erano rappresentate nelle finali maschili. Idem per le donne con una statunitense, una brasiliana (nata a Porto Alegre ma cresciuta alle Hawaii), la francese che vive a Reunion e una rappresentante del Costarica. Nonostante alcune polemiche ambientali alla fine del 2023 per la costruzione di una torre dei giudici di gara in alluminio nella laguna, la competizione è stata accolta bene dai polinesiani. Nelle giornate olimpiche l'entusiasmo è stato alle stelle, nonostante l'eliminazione della beniamina dell'isola, Vahine Fierro, negli ottavi di finale. L'onda di Teahupoo ha spesso tardato ad arrivare: gli eventi di surf previsti dal 27 al 30 luglio sono stati prolungati fino al 5 agosto, ultimo giorno di gare. Ma la "Jaws of Hava'e" è stata all'altezza delle sue promesse, generando immagini spettacolari e "una straordinaria operazione promozionale" per il turismo locale, ha commentato soddisfatto il presidente Brotherson.


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