Partito Democratico, Schlein-pop sul palco degli Articolo 31 Ma la voglia dei politici di fare show è 'antica'

Partito Democratico, Schlein-pop sul palco degli Articolo 31 Ma la voglia dei politici di fare show è 'antica'

Partito Democratico, Schlein-pop sul palco degli Articolo 31 Ma la voglia dei politici di fare show è 'antica'   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


11 ottobre 2024, ore 18:00

Ha cominciato a rompere gli indugi Giulio Andreotti, hanno continuato numerosi leader di sinistra (da D’Alema a Fassino, a Rutelli, a Renzi), Marco Pannella è un’icona, ma probabilmente il politico-pop principe è stato il fondatore di Fi Silvio Berlusconi

Pochi giorni fa Elly Schlein, a sorpresa, è salita sul palco insieme agli Articolo31 per 'rappare' una canzone con il celebre gruppo guidato da JAx. La segretaria Dem, in realtà, non ha mai fatto mistero del suo lato pop. La sua prima intervista da leader del Pd, l'ha rilasciata a 'Vogue', ossia non proprio un giornale politico. Poi ha suonato al piano, ospite in Tv da Alessandro Cattelan, 'Imagine' di John Lennon. Ma non solo: ad una festa dell'Unità a Castiglione del lago, ha tenuto il classico comizio, poi ha imbracciato la chitarra e ha suonato 'Before you accuse me' di Eric Clapton e 'Zombie' dei The Cranberries. E la leader PD appunto è in fondo a un elenco di politici-pop che hanno deciso di mostrare in pubblico il loro lato più inedito, con l’obbiettivo evidente di conquistare consensi.

Moro

L’immagine della foto di Aldo Moro elegantissimo, in giacca e cravatta, sulla spiaggia di Terracina con la figlia sembra ormai sempre più sbiadita. Era l'anno 1973 e da allora è successo di tutto di più. Tra i primi a far crollare i muri dei Palazzi del potere è Giulio Andreotti. Indimenticabile il suo cameo nel film 'Il tassinaro', nell'83, quando sale a bordo del taxi guidato da Alberto Sordi. Andreotti interpreta se stesso, ed è uno dei primi casi del genere. E i leader che tentano di superare i classici schemi della comunicazione politica sono molti, specie a sinistra. Nel 1984 le porte del salotto di 'Pronto Raffaella', il seguitissimo programma di Raffaella Carrà sulla Rai, si aprono per ospitare Nilde Iotti. Che, tra l'altro, ne approfitta per lanciare la sua proposta di riduzione del numero dei parlamentari. Un importante campione della politica-pop rimane Massimo D'Alema. Nel '97 il risotto preparato davanti alle telecamere di Bruno Vespa a Porta a Porta entra negli annali. Ma il 'lider Maximo' fa ancora più notizia quando, da premier in carica, si presenta in prima serata su Raiuno ospite di Gianni Morandi a 'C'era un ragazzo'. Mille le polemiche, con tese riunioni della Vigilanza Rai dedicate all'evento. Però la puntata con D'Alema fa segnare il record di ascolti del programma: quasi 10milioni di spettatori e il 37% di share. Dati impressionanti.

Fassino

Ancora in casa Diesse, nel 2005 Piero Fassino si commuove incontrando la sua vecchia tata a 'C'è posta per te', su Canale 5. Anche qui, in 'prime time' e non sicuramente ad una Tribuna politica, gli spettatori guardano l'allora segretario della Quercia in lacrime abbracciare tata Elsa, che lo chiama 'Pierino'. Il format funziona, con il pubblico che scopre il lato più umano del politico e si identifica. Un ragionamento fatto anche da Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli che nel 2006, a qualche mese dal voto, dicno sì all’'intervista doppia delle 'Iene'. "E' più semplice fare politica se si ha un bell'aspetto?", è una delle prime domande rivolte ai due (allora) avversari in campagna elettorale. C'è poi l'infinita serie di uomini (e donne) politici intervistati in Tv dentro programmi di intrattenimento. Tra i più gettonati c'è il salotto di Barbara D'Urso su Canale 5, davanti alla quale sfilano sostanzialmente tutti: da Salvini a Di Maio, da Conte a Renzi fino alla Meloni e a Berlusconi. Del Cavaliere è il record di permanenza nel salotto: ben 1 ora e 20, causando enormi polemiche politiche per lo spazio concesso al leader di FI.

Pannella

Il campione del genere, però, si chiama Marco Pannella. Sempre dalla D'Urso, era il 2010, il leader radicale debutta con un secco "comincio io". E prima di salutare, ad una sfiancata conduttrice che per tutta l'intervista ha cercato, invano, di strappare la parola al suo interlocutore, Pannella chiede insistente: "Ti vuoi iscrivere anche tu ai Radicali? Ne abbiamo bisogno. Ti iscrivi o no?''. E la politica-pop fa un deciso salto di qualità con Matteo Renzi. Da sindaco di Firenze, ospite di Maria De Filippi ad 'Amici', si presenta in jeans e indossando un chiodo: "Come Fonzie", osservano i cronisti. E ai ragazzi in gara al talent show dispensa consigli: "Non so se perderete o vincere ma non perdete la faccia, che è la cosa più importante". E infine, 'last' ma assolutamente non 'least', Silvio Berlusconi. Tra telefonate alle aste Tv e passeggiate in bandana, ricordare i fuori programma, le invasioni di campo, le apparizioni a sorpresa e le scelte clamorose fatte dal Cavaliere è impossibile. Perché probabilmente è stato il politico-pop principe.



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