Passaporti, quello giapponese permette l'accesso a più Paesi al mondo senza restrizioni, quello italiano al quarto posto
07 gennaio 2021, ore 16:30 , agg. alle 12:33
Una ricerca ha evidenziato che chi possiede il passaporto giapponese può viaggiare liberamente in 191 Paesi al mondo, quello italiano, solo in 188 nazioni
Anche in tempo di pandemia, quando le frontiere di diversi Paesi sono chiuse per evitare la trasmissione del virus e i viaggi restano nel cassetto, è stata pubblicata la classifica dei “passaporti” , i documenti che identificano una persona e permetto di entrare in altre nazioni con o senza visto. Quello che ha meno restrizioni è il giapponese. I cittadini del Sol Levante hanno accesso in ben 190 Paesi del globo. Lo rivela una ricerca dell'Henley Passport Index, basata su dati esclusivi dell'International Air Transport Association, ovvero la IATA.
Al secondo posto c’è il passaporto di Singapore. Questo documento permette l’accesso a 190 Paesi, mentre i cittadini che hanno lasciapassare tedeschi e sudcoreani si classificano al terzo posto, potendo entrare in 189 Paesi. Appena sotto il podio ci sono i passaporti italiano, quello della Finlandia, di Lussemburgo, e Spagna. Il nostro documento permette l’ingresso in 188 nazioni del mondo. Quello che invece ha più restrizioni è quello rilasciato dall’Afghanistan. I cittadini della Repubblica islamica possono visitare senza visto solo 26 destinazioni nel mondo.
Il primato del Giappone e l’Italia
È il quarto anno consecutivo che i cittadini giapponesi vantano il primato in questa particolare classifica mondiale (che non tiene conto delle restrizioni temporanee imposte in questi mesi dalla pandemia da coronavirus). Dai dati si scopre, ad esempio, che gli italiani con passaporto hanno meno problemi a viaggiare in altri Paesi rispetto ad altre nazioni dell’Unione Europea Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia. I passaporti di queste nazioni permettono l’ingresso, con o senza visto, in 186 Paesi.
Gli Stati Uniti occupano il settimo posto della classifica con il Regno Unito (che da quest’anno è fuori dall’Ue) con Belgio, Nuova Zelanda, Norvegia e Svizzera.
I Paesi della zona asiatica del Golfo
La novità contenuta nell'Henley Passport Index è quella che i paesi della zona asiatica del Pacifico dominano la parte superiore della sua classifica stilata quest’anno e che questo dato rappresenta un "fenomeno relativamente nuovo", infatti, da 16 anni, ovvero da quando è nata questa ricerca, i primi posti sono sempre stati dominati da paesi dell’Unione Europea, dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti. Questa situazione, secondo gli esperti, continuerà ancora per diverso tempo a causa della pandemia che impone, temporaneamente restrizioni in entrata o in uscita da parte di diversi Paesi al mondo.
Gli Stati Uniti in discesa
Colpisce la situazione degli Stati Uniti che dalla prima posizione, da Paese con più possibilità di entrare in altri Stati con o senza visto, siano scesi al settimo posto, in condivisione con il Regno Unito. I cittadini americani attualmente devono affrontare importanti restrizioni da oltre 105 nazioni e i titolari di passaporto statunitense al momento devono rinunciare 75 destinazioni di viaggio. Va un po’ meglio ai britannici. Per loro il divieto d’accesso è in 70 Paesi.
Il futuro
Nei prossimi mesi questa classifica potrebbe cambiare anche grazie al recente storico accordo di esenzione dal visto reciprocamente tra Israele ed Emirati Arabi Uniti che concede ai cittadini di entrambi il libero l'accesso senza visto. I cittadini degli Emirati Arabi Uniti possono circolare in 173 nazioni e sono al 16esimo posto in classifica. Grazie all’accordo, il paese arabo ha compiuto un enorme balzo in avanti nella classifica dell'Henley Passport Index. Nel 2006 i passaporti dell’EAU occupavano la sessantaduesima posizione e i cittadini avevano accesso senza restrizioni solo in 35 Paesi.
Il fondo della classifica
Il passaporto con più restrizioni al mondo è quello dell'Afghanistan, poiché i cittadini che lo possiedono entrano senza visto solo in 26 paesi. Poco più fortunati gli iracheni, il loro documento consente la possibilità di viaggiare in 28 paesi, uno in più per i siriani, mentre chi possiede passaporto pakistano può viaggiare senza restrizioni in 32 nazioni.