Pausa bagno negata, azienda dovrà risarcire operaio

Pausa bagno negata, azienda dovrà risarcire operaio

Pausa bagno negata, azienda dovrà risarcire operaio


24 settembre 2019, ore 23:00

Il provvedimento nei confronti di una ditta in provincia di Chieti

Una azienda di Atessa (Chieti) è stata condannata a risarcire un lavoratore al quale, durante il turno, fu impedito di andare al bagno, tanto che si fece la pipì addosso. A deciderlo è stato il Tribunale di Lanciano, che, accogliendo il ricorso dell'operaio non autorizzato all'abbandono della propria postazione, ha disposto che lo stabilimento dovrà corrispondergli una somma di 5mila euro, più la rivalutazione monetaria e le spese di giudizio. Secondo la ricostruzione dei fatti che si legge nella sentenza, erano le 16.45 del 7 febbraio 2017 quando il lavoratore ha azionato la prima volta il dispositivo di chiamata-emergenza per potersi allontanare dalla postazione, senza che nessun team leader si portasse nella sua postazione. L'operaio "ha dunque azionato il dispositivo di chiamata-emergenza della postazione vicina", sempre "con esito negativo" e alla fine ha chiesto ai team leader che si trovavano nei paraggi il permesso di recarsi alla toilette, senza però ottenere risposta positiva, fino a quando, "giunto allo stremo, e non avendo alternativa alcuna, lasciava la postazione e correva verso i servizi igienici, non riuscendo ad evitare di minzionarsi nei pantaloni. Nonostante ciò - si legge ancora - riprendeva immediatamente il suo lavoro; chiedeva di potersi cambiare in infermeria, ma tale permesso gli veniva negato", tanto che il lavoratore è riuscito a cambiarsi solo "durante la pausa, alle 18", al cospetto di tutti i lavoratori vicini, donne comprese". "La vicenda - spiega l'Usb - riguarda il lavoratore che finì con l'urinarsi addosso durante il turno di lavoro. Il giudice ha stabilito che il datore di lavoro ha arrecato concreto e grave pregiudizio alla dignità personale del lavoratore nel luogo di lavoro, al suo onore e alla sua reputazione, indubbiamente derivante dall'imbarazzo di essere osservato dai colleghi con i pantaloni bagnati".