02 agosto 2022, ore 15:20
Il tanto sospirato accordo è stato raggiunto nel faccia a faccia alla Camera. Al Pd il 70% dei candidati, ad Azione e + Europa il 30%
"Le parti condividono e si riconoscono nel metodo e nell'azione del governo guidato da Mario Draghi. I partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità dinanzi al Paese e all'Europa". E' quanto si si legge nel patto elettorale siglato da Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. Un patto molto importante, sottolinea poi in conferenza stampa, il segretario del Pd, “All'interno di un accordo più largo con altre componenti a nostro avviso fondamentali per essere vincenti nei confronti della destra" ha detto Letta. "Siamo solidi, compatti, andiamo a vincere queste elezioni. Niente è scritto. Quando uno si sente la vittoria in tasca di solito va a casa e finirà così. Oggi finisce ogni polemica, finisce il pre-partita, inizia la partita e la vinciamo". Così Carlo Calenda che ha anche sottolineato “porte aperte al confronto con tutti, anche con Renzi”.
LA RISPOSTA DI RENZI
All’apertura di Calenda, a stretto giro, replica il leader di Italia Viva Renzi "Abbiamo voluto Draghi al governo, soli contro tutti. Oggi non ci alleiamo con chi ha votato contro Draghi. Prima della convenienza viene la Politica. Quello che gli altri definiscono solitudine, noi lo chiamiamo coraggio. Pronti, ci siamo".
DELLA VEDOVA, ITALIA NON PUO' AVERE DESTINO SEGNATO CON GOVERNO MELONI-SALVINI
"L'Italia non può avere un destino segnato, cioè un governo Meloni-Salvini, gli amici di Orban e Putin, che vedono l'Europa come il fumo negli occhi". Lo ha detto il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova parlando con i cronisti al termine della conferenza stampa di presentazione dell'accordo con il Partito democratico.
LE REAZIONI DAL CENTRODESTRA
"Azione getta la maschera. E' la quinta colonna del Partito democratico e della sinistra. Altro che progetto per creare un nuovo centro, altro che governo Draghi, semplicemente al servizio di chi vuole la patrimoniale per qualche posto in più" scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
CONTE A CALENDA-LETTA, IN BOCCA AL LUPO A NUOVA AMMUCCHIATA
E’ lapidario il commento del leader del M5S Giuseppe Conte "Finalmente è finita la telenovela Letta-Calenda. In bocca al lupo alla nuova ammucchiata". Per Conte il “mucchio” va dalla Gelmini dei tagli alla scuola al Pd, passando per Calenda, che non ha mai messo il naso fuori da una Ztl. Si riconoscono nell'agenda Draghi. “Salario minimo LEGALE, lotta all'inquinamento e alla precarietà giovanile saranno fuori dalla loro agenda. Nessun problema, ce ne occuperemo" promette Conte.