Pechino contro il G7, non è più tempo di un piccolo gruppo che decide per il mondo intero, no a interferenze
14 giugno 2021, ore 11:25 , agg. alle 12:16
L'ira della Cina si abbatte sul gruppo dei Paesi più industrializzati che hanno chiesto di rispettare i diritti umani e di fare una nuova inchiesta sulle origini del Covid, no a interferenze e manipolazione politica, ammonisce Pechino
Non sono piaciute alla Cina le conclusioni a cui è giunto il G7 riguardo a due temi sensibili, quello dei diritti umani e quello delle origini del Covid. Nel comunicato finale, al termine del summit che si è svolto a Carbis Bay, in Cornovaglia, il gruppo dei Paesi industrializzati ha chiesto a Pechino maggiore responsabilità riguardo al rispetto dei diritti umani riguardo alle minoranze nello Xinjiang e alla lotta ai movimenti indipendentisti ad Hong Kong e Taiwan. Proprio rispetto a Hong Kong, ex colonia britannica sempre più nell'orbita di Pechino, la Cina invita ad "affrontare la realtà", rivendicando come Hong Kong "sia tornata alla Cina da 24 anni".
Manipolazione e interferenza, le accuse di Pechino
La Cina ha dunque accusato oggi il G7 di "manipolazione politica" e "interferenza" nei propri "affari interni", alla luce della posizione espressa ieri dal Gruppo sulla questione dei diritti umani: "Il Gruppo dei Sette sfrutta le questioni relative allo Xinjiang per dedicarsi alla manipolazione politica e interferire negli affari interni della Cina, noi ci opponiamo fermamente", ha fatto sapere un portavoce dell'ambasciata cinese nel Regno Unito. Il governo di Pechino ha fatto sapere anche che è finito il tempo in cui "un piccolo gruppo di Paesi poteva decidere i destini del mondo"
La Cina al G7, Covid non va politicizzato
L'origine sull'epidemia del Covid-19 "è una questione scientifica". La Cina "ha sempre mantenuto un atteggiamento aperto e trasparente e ha assunto un ruolo guida nella cooperazione sulla sua tracciabilità con l'Oms". Ecco l'altra staffilata che il portavoce dell'ambasciata cinese a Londra non risparmia alle conclusioni contenute nel comunicato finale del G7. Insomma, Pechino ha chiesto di non "politicizzare" l'origine dell'epidemia di Covid, ma di seguire un lavoro svolto in "modo scientifico, obiettivo ed equo", glissando, così, sulla richiesta di nuova indagine. "Il gruppo di esperti Cina-Oms ha condotto ricerche in modo indipendente, scrivendo rapporti indipendenti, seguendo le procedure dell'Oms e adottando metodi scientifici" , ha rivendicato il governo cinese, stoppando quindi qualsiasi ipotesi di indagini sanitarie aggiuntive.