Se l’autunno si è fatto attendere, l’inverno potrebbe decidere di fare capolino prima del previsto. La settimana appena iniziata infatti sarà caratterizzata da due perturbazioni. E se il freddo si è già fatto più pungente, soprattutto al Nord, presto la neve potrebbe arrivare anche a bassa quota, in alcune zone già a partire dai 500 metri. Secondo gli esperti, i fiocchi saranno abbondanti su Alpi e Appennini, ma ad imbiancarsi potrebbero essere anche alcune grandi città, come Torino e Milano. Prima neve che ieri è caduta in Puglia. In particolare in provincia di Foggia, dove sono stati interessati i comuni di San Marco in Lamis, Monteleone di Puglia, Sant'Agata e Alberona.
EFFETTO DI DUE PERTURBAZIONI
Con temperature ben al di sotto delle medie stagionali, al Centro Nord già da domani arriveranno gelate anche in pianura. Attese piogge intense su Lazio, Campania e Calabria. Effetti di correnti glaciali in arrivo dal Circolo polare artico finnico, che dal Sud della Francia raggiungono il Mediterraneo. Tra giovedì e venerdì sarà poi la volta di una seconda perturbazione. Un gelo che dovrebbe infine attenuarsi nel primo weekend di dicembre. Un brusco abbassamento della colonnina di mercurio che preoccupa Coldiretti, che sottolinea come verdure e ortaggi coltivati all'aperto rischino di soffrire il gelo che arriva dopo un lungo periodo di clima insolitamente mite.
URAGANO IN RUSSIA
Ma va decisamente peggio ad Est. È il caso del Sud della Russia, della Crimea e delle regioni ucraine occupate, dove si stima che siano due milioni le persone rimaste senza elettricità a causa di un violento uragano. Il bilancio provvisorio, secondo i servizi di emergenza, è di due morti e 10 feriti. A confermarlo è stato anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che "
Il maltempo ha causato interruzioni di corrente in più di 2.000 città e villaggi in 16 regioni dell'Ucraina e ha bloccato anche il traffico stradale".