Pfizer sotto accusa, arriveranno meno dosi di vaccino, alcune regioni saranno penalizzate

Pfizer sotto accusa, arriveranno meno dosi di vaccino, alcune regioni saranno penalizzate

Pfizer sotto accusa, arriveranno meno dosi di vaccino, alcune regioni saranno penalizzate


L'azienda americana ha comunicato con poco preavviso il rallentamento delle consegne, così il commissario per l'emergenza Arcuri

La Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Commissario Straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri. Nel comunicato si ribadisce che la decisione di Pfizer è stata "unilaterale". Le dosi verranno ridistribuite in modo arbitrario sul nostro territorio, creando asimmetrie tra le regioni. La prossima settimana verranno consegnate poco meno di 400mila dosi. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non subiranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech. Le più penalizzate saranno Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.


Per vaccinazione e richiamo serve lo stesso vaccino 

“È davvero sconsigliabile utilizzare un tipo di vaccino anti-Covid per la prima dose e uno diverso per la seconda”. Così oggi il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, su Rai 1. "Se ci si vaccina con Pfizer è consigliabile che la dose di richiamo la si faccia con lo stessa vaccino” ha ribadito. Il termine di intervallo di tre settimane fra prima e seconda dose, inoltre, va rispettato.


La scelta "unilaterale" di Pfizer di consegnare meno vaccini

"Il freno che ha messo Pfizer al rallentamento di consegna delle dosi di vaccino è stato comunicato con poco preavviso. Nemmeno 48 ore, non ce lo aspettavamo. Unione Europea e governi già hanno protestato. Noi siamo il paese che ha fatto più vaccini, in base alle dosi che abbiamo avuto. Questo stop non ci voleva e speriamo che Pfizer risolverà presto. Già per questa settimana avremo il 29% in meno di dosi consegnate", è quanto ha precisato Domenico Arcuri, puntualizzando le difficoltà che il nostro Paese dovrà affrontare nei prossimi giorni.


Attesa per il vaccino di AstraZeneca 

Il 29 gennaio l'Ema, l’Azienda Europea per i medicinali, si riunirà per valutare la possibile approvazione del vaccino Astrazeneca. “Se ciò avverrà avremo altri 40 milioni di vaccini e altri 16 milioni nel primo trimestre di quest'anno e potremo accelerare la campagna vaccinale, anticipando ad esempio con i soggetti fragili tra i 60 e 70 anni e altre categorie a rischio", ha sottolineato Domenico Arcuri.


E arrivano gli spot di Tornatore per convincere gli italiani a vaccinarsi 

"Arcuri mi ha convocato per chiedermi di realizzare dei piccoli spot per una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di vaccinarsi e io ho aderito immediatamente". Così il regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore, che ha presentato oggi a Domenica In il primo spot.


Richiami allo Spallanzani, le dosi somministrate a chi si era vaccinato alla fine di dicembre 

Al via i richiami allo Spallanzani di Roma di medici infermieri e operatori sanitari vaccinati il 27 dicembre, in tutto 130. "Se saremo davvero in grado di mettere a regime questa macchina organizzativa, avendo soprattutto a disposizione le dosi, credo che per l'autunno potremo essere molto più liberi", ha dichiarato il direttore sanitario dell’Istituto Francesco Vaia. “Fino a quando non avremo un numero di vaccinati tali da poter essere più tranquilli è prudente che ciascuno di noi continui a mantenere la mascherina", ha ricordato Vaia, invitando tutti a tenere alta la guardia.  



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