Picco di contagi, scatta il lockdown in Israele, Tel Aviv sigilla di nuovo il Paese per le prossime festività ebraiche
Picco di contagi, scatta il lockdown in Israele, Tel Aviv sigilla di nuovo il Paese per le prossime festività ebraiche
11 settembre 2020, ore 21:23
Il governo varerà il provvedimento domenica prossima per arginare i casi di coronavirus. A meno di clamorose retromarce, sarà blocco totale
Israele ha deciso di sigillare di nuovo il Paese per le prossime festività ebraiche. Il governo varerà il provvedimento domenica prossima. A meno di clamorose retromarce, sarà blocco totale. Il sistema educativo sarà chiuso e così lo saranno anche tutti gli esercizi privati non indispensabili. Le preghiere potranno essere tenute solo all'aperto o in spazi ritenuti idonei dalle autorità sanitarie. E' possibile che tutto scatti dopo mercoledì prossimo al ritorno del premier Benyamin Netanyahu da Washington dove il 15 settembre saranno firmati gli accordi di pace fra Israele ed Emirati Arabi.
Blocco totale in Israele, lockdown durante le festività ebraiche
Come previsto, il comitato ministeriale di Israele per il coronavirus ha proposto nella notte il lockdown del Paese a fronte del picco dei contagi delle ultime settimane. La decisione sarà convalidata dal governo domenica. Nella fase iniziale il lockdown durerà due settimane e riguarderà la festa di Rosh ha-Shanà, vale a dire il Capodanno ebraico, e il digiuno di Kippur. Se avrà l'effetto sperato, sarà poi allentato in forma molto graduale.
Quando inizierà il periodo di confinamento, attesa la decisione del governo
L'inizio del lockdown sarà stabilito dal governo. Secondo i media è prevedibile che avverrà dopo mercoledì, ossia al ritorno del premier Benyamin Netanyahu da Washington, dove il 15 settembre saranno firmati gli accordi di pace fra Israele ed Emirati arabi uniti. Una volta che il lockdown sarà entrato in vigore, gli israeliani non potranno allontanarsi dalle proprie abitazioni per oltre 500 metri. Ieri, prima che il Comitato ministeriale decidesse il lockdown, diversi ospedali avevano fatto presente al governo di aver raggiunto un livello di guardia nei dipartimenti per il coronavirus, specialmente nelle zone più colpite dalla pandemia.
Contagi in crescita, timori crescenti per la pandemia
I casi positivi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Israele sono stati 4.038, l' 8,8% dei test effettuati. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. Dall'inizio della pandemia 146.542 persone sono state contagiate. Attualmente i malati sono 33.920, dei quali 982 sono ricoverati in ospedali. I casi gravi sono oggi 489: erano 419 una settimana fa. I decessi assommano a 1.077.
Il nuovo lockdown mette alla prova il governo israeliano
Mentre Israele si appresta ad entrare in un secondo lockdown, la maggioranza degli israeliani si dicono insoddisfatti per la gestione della crisi sanitaria ed economica da parte del governo di Benyamin Netanyahu. Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Israel ha-Yom, complessivamente il 59 per cento degli intervistati ha detto che la gestione personale di Netanyahu della crisi del coronavirus e' stata "non buona" o "pessima". Il 54 per cento hanno inoltre criticato il comportamento del governo nel campo economico. Tuttavia secondo il sondaggio Netanyahu resta ancora il personaggio politico ritenuto più idoneo al momento alla carica di primo ministro (32%), seguito dal nazionalista Naftali Bennett (17%). Il Likud resta inoltre il primo partito di Israele, con ampio distacco rispetto a tutti gli altri.
Alla vigilia del blocco totale in Israele, storico accordo con il Bahrein
Il Bahrein farà la pace con Israele. Lo ha annunciato il premier Benyamin Netanyahu in un videomessaggio ai cittadini dello Stato ebraico. "Sono emozionato nell'informarvi che abbiamo raggiunto un altro accordo di pace con un altro Stato arabo, il Bahrein". Questo e' il quarto Stato arabo, dopo Egitto, Giordania ed Emirati arabi a raggiungere la pace con Israele.