Pier Francesco Pingitore: "quando passo davanti al salone margherita mi viene da piangere"
29 dicembre 2022, ore 08:00
Il fondatore del Bagaglino si racconta in radiovisione su Rtl 102.5 news. "sono pronto a portare in scena uno spettacolo in un mese e mezzo", dice
"Quando Giulio Andreotti salì sul palco del Salone Margherita facemmo 14 milioni di ascolti", ricorda Pier Francesco Pingitore - storico fondatore del Bagaglino. La sua satira per anni ha conquistato tutti: dalla politica alla tv, passando per gli intellettuali di destra e sinistra. Trent'anni sempre sulla cresta dell'onda con un cast indimenticabile: Oreste Lionello, Pippo Franco, Leo Gullotta, ma anche tanti altri. E poi le primedonne, fra tutte Valeria Marini e Pamela Prati.
Da alcuni anni il Salone Margherita, di proprietà della Banca d'Italia, ha chiuso i battenti ed il Bagaglino ha dovuto fare i bagagli. Stop. Definitivo. Così, è calato per davvero il sipario.
Oggi a rompere il silenzio in radiovisione su RTL 102.5 News è Pier Francesco Pingitore. Il suo è l'ennesimo appello alla Banca d'Italia: "Sono pronto a portare in scena uno spettacolo completo di satira politica in un mese e mezzo. Mi serve solo il via libera dalla Banca d'Italia, proprietaria del Salone Margherita. Spero che metta a disposizione del pubblico romano il Salone Margherita. Non dico che lo debba dare a noi del Bagaglino, anche se siamo stati lì per 50 anni, ma devo darlo di nuovo ai romani".
La lettera alla Banca d'Italia
"Ho scritto alla Banca d'Italia e mi hanno detto che per ora non ritiene di ospitare spettacoli lunghi. Al momento è chiuso, quando passo lì davanti mi viene da piangere", dice ancora Pingitore. Su quel palco è passata la Prima, Seconda e Terza Repubblica sempre all'insegna della satira e della battuta. Il Bagaglino, per diversi anni, è andato in onda di sabato sera sulle Reti Mediaset conquistando il pubblico grazie alla genialità di Pingitore, attento conoscitore dell'attualità. Il suo modo di fare, un po' felliniano, ha fatto trasformare nel tempo quel teatro di via dei Due Macelli - nel cuore della Capitale - in un Café chantant in perfetto stile parigino. "Indimenticabili le pennette all'arrabbiata servite tra il primo e secondo tempo da me in persona", ricorda Pingitore.