14 luglio 2023, ore 10:30
Il direttore di “Italia Oggi”, Pierluigi Magnaschi, è stato ospite di Non Stop News, su RTL 102.5, in compagnia di Luigi Santarelli, Barbara Sala e Massimo Lo Nigro, per commentare gli ultimi fatti di attualità
PNRR, LA SITUAZIONE IN ITALIA
«La situazione italiana del PNRR vista da Bruxelles è drammatica e coinvolge tutti i partiti, sia il centro sinistra che ha governato per due anni, sia il centro destra attuale. Il PNRR prevede finanziamenti per la costruzione di residenze universitarie, un argomento molto importante per affrontare un problema serio. Molte domande provengono da imprenditori che hanno già realizzato queste residenze e chiedono un contributo per cose già fatte, ma ciò potrebbe essere richiesto per progetti ancora da realizzare. Un altro caso riguarda alcuni grandi comuni che chiedono al PNRR di finanziare la costruzione dei loro stadi di calcio, mentre in tutti gli altri paesi europei vengono costruiti dalle società calcistiche con fondi propri. Questi sono solo due esempi. I comuni sono in lizza per questo enorme investimento, superiore a quello del Piano Marshall, che fece decollare l'Italia dopo le rovine e i guasti della Seconda Guerra Mondiale. Si chiedono piste ciclabili, la riparazione di un tetto, ma queste sono cose che si possono fare senza chiedere aiuto all'Unione Europea. Dall'UE ci si aspetterebbe l'alta velocità sull'Adriatico, il completamento dell'alta velocità fino a Palermo e la costruzione di grandi ospedali. Queste cose non vengono richieste, vengono richieste solo le piccole cose che servono a favorire le clientele. È allucinante», dichiara Pierluigi Magnaschi.
MA COME STANNO GLI ALTRI STATI EUROPEI CON I LORO PROGETTI DEL PNRR?
«Anche gli altri stati europei hanno le loro difficoltà. Il PNRR nasce con l'obiettivo di ripristinare l'economia europea, colpita dalla pandemia di COVID-19, dalle sanzioni legate alla guerra in Ucraina e dalla politica degli alti tassi di interesse. L'idea era di effettuare questi investimenti entro 2-3 anni, ma i grandi progetti richiedono più tempo, anche se la macchina pubblica di un paese è efficiente. Nel caso dell'Italia, dove l'efficienza è inferiore rispetto ad altri paesi, le difficoltà sono maggiori. Tuttavia, un modo per investire rapidamente è stato quello di selezionare progetti di grande portata. In Italia, abbiamo la società WeBuild, che sta realizzando in un colpo solo la linea ferroviaria che è stata attesa per secoli tra Palermo e Messina, passando per Catania. Un'impresa privata che coinvolge molte altre imprese e mobilita 5000 persone per portare avanti un grande progetto. In questo caso, il PNRR è stato un ottimo strumento per l'Italia ed è stato utilizzato in modo conveniente. Questo grande progetto finalmente vede la luce e sarà realizzato entro due anni», afferma Magnaschi.
SOCIAL CARD “DEDICATA A TE”, UNA MISURA UTILE?
«Sicuramente è mezzo miliardo di euro che se ne va e finisce nelle mani di persone che oggettivamente hanno bisogno di aiuto. Ha questi vincoli allucinanti che non si sa da chi possano essere sostenuti, se non da una burocrazia che è demente. Prevedere un sostegno di 300 euro, che non è una cifra considerevole, per le persone in condizioni di bisogno, e poi mettersi a discutere se spenderanno quei soldi per il sale o per l'olio d'oliva è una questione di tempo persa», conclude Pierluigi Magnaschi.