Piero Marrazzo presenta il suo libro "Storia senza eroi" su RTL 102.5: «Questo libro mi ha permesso di rialzarmi e di scoprire un segreto di famiglia nascosto a me e a mio fratello»
Piero Marrazzo presenta il suo libro "Storia senza eroi" su RTL 102.5: «Questo libro mi ha permesso di rialzarmi e di scoprire un segreto di famiglia nascosto a me e a mio fratello»
17 ottobre 2024, ore 10:00
Piero Marrazzo è stato ospite di "Non Stop News" su RTL 102.5, insieme a Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi, per presentare il suo nuovo libro "Storia senza eroi"
“È evidente che ogni caduta, con il tempo, si rimargina: da ferita diventa cicatrice. Ma in alcuni momenti, come tutte le cicatrici, quando cambia il tempo può tornare a far male. Tuttavia, sono tornato a quei giorni perché quella caduta, da un lato, mi ha dato la possibilità di comprendere che da una caduta ci si può rialzare. Non è facile, io ci sono riuscito perché ho avuto l'amore di tre figlie, che tutti cercavano di allontanare da un padre di cui si sentiva parlare, e perché avevo avuto incontri con una donna transessuale. Pensate a una ragazzina che viene filmata e le sue foto vengono messe in rete, o a un ragazzo che ha raccontato un fatto, e pensano che la loro vita sia finita. Ecco, questa è stata una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere il libro, e oggi, ripensandoci, lo dico sinceramente: il libro mi ha dato la possibilità di rialzarmi. Quella caduta mi ha fatto scoprire un segreto della mia famiglia che era stato nascosto a me e a mio fratello. E poi è venuta la voglia di raccontare la storia, una saga familiare”, racconta Piero Marrazzo a RTL 102.5.
IL CASO MARRAZZO
“Diamo per scontato che il mondo sia bianco o nero, che i limiti non si possano superare, siano essi culturali, politici o sessuali. Poi nella vita si possono commettere errori o essere vittime di errori. Queste sono alcune delle verità che abbiamo potuto comprendere raccontando la storia della nostra famiglia. Il libro ha fotografato il momento del bacio, e da lì si è aperto un baratro: da quel momento i giornali avrebbero parlato del "caso Marrazzo". Quello è stato probabilmente il momento più brutto. Da lì non ero più un uomo, ma sono diventato un caso. Poi sono diventato vittima di un ricatto; non avevo commesso alcun reato, mi venivano fatte accuse su ciò che è successo in un mondo dove, evidentemente, accadono situazioni difficili. Ero solo un cliente ricattato. Come presidente non sono mai stato accusato di corruzione o di appropriazione di denaro pubblico. Invece, con il "caso Marrazzo", sono diventato io stesso il caso, e c'è stata anche una certa superficialità nel trattarlo”.
UNA STORIA FAMILIARE CHE INIZIA A NEW YORK
“Il libro ha dato a me e a mia figlia la possibilità di fermarci un attimo. Noi ci consideriamo fortunati ad aver avuto la forza di andare avanti. Il libro mi ha dato l'opportunità di parlare, di spiegare. Perdonarmi no, perché altrimenti l'esperienza sarebbe passata via come l'acqua di un fiume. La storia di mia madre, che aveva un segreto, e di un padre, a cui è stata tolta la paternità di mio fratello per una questione di omosessualità: a quest'uomo è stata cancellata la paternità e a mio fratello la possibilità di conoscerlo. Questo libro mi ha fatto capire ciò che ho fatto a mia moglie: non l'ho protetta, dovevo farlo. Ho commesso un errore gravissimo e glielo devo dire, perché non poteva affrontare tutto questo senza saperlo”, continua il giornalista a Non Stop News.
“Questo libro mi ha portato a rivivere un viaggio nella memoria e nell'enigma che lo univa Manhattan, nel 1948, con un caso simile dove la sessualità era centrale. Criticare qualcuno per corruzione si può dimenticare, ma quando viene messa in gioco la sessualità è diverso. Questo libro mi ha fatto capire che, se ci sono diritti per cui vale la pena battersi, sono quelli dei diritti negati. Dire a una bambina, mia figlia, che non c'è via d'uscita... Le mie figlie sono state ragazze che sanno andare controvento. Il libro è dedicato a mio fratello, perché anche lui ha subito una condanna da bambino: quella di non poter conoscere suo padre perché omosessuale”, conclude Marrazzo.