06 gennaio 2021, ore 20:26 , agg. alle 11:05
Confcommercio ha fatto i conti in tasca agli italiani, spesa media prevista per lo shopping con prezzi ribassati, 254 euro
Sono cominciati in ordine sparso i saldi di quest’anno, contaminati dalla crisi e resi difficili dalle restrizioni anti-Covid. Un dato salta all’occhio, in merito agli effetti del coronavirus sullo shopping: spesa ridotta da parte dei consumatori a fronte di un incremento degli sconti. Confcommercio stima che gli italiani per gli acquisti spenderanno in media, in questo periodo di ribassi, 254 euro, circa 70 euro in meno rispetto allo scorso anno. Domani la corsa all'acquisto scatterà in Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, dopo la partenza ufficiale del 2 gennaio in Basilicata, Molise e Valle d'Aosta.
Gli italiani attendono con ansia i saldi, ma quest’anno tutto è più difficile
"Sono saldi che partono a singhiozzo lungo tutto il mese di gennaio all'insegna della difficoltà dei consumatori, che hanno più voglia di acquisti ma meno soldi in tasca, e dei commercianti che devono far fronte alla diminuzione delle vendite in stagione, alle restrizioni dei decreti, alle limitazioni degli spostamenti, al venire meno delle occasioni d'incontro, ad un eccessivo utilizzo dello smart working, all'assenza dello shopping di turisti stranieri che spendevano nella moda mediamente 861 euro a persona", ha spiegato il segretario generale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Massimo Torti.
Come è cambiato il modo di fare acquisti degli italiani, con l'emergenza coronavirus
A causa dell’emergenza coronavirus e delle restrizioni imposte dal governo, risulta in grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno on-line i prodotti in saldo, senza mettere piede nei negozi, a discapito degli esercizi tradizionali. In base a una indagine di Confcommercio, il 48% degli italiani comprerà nei negozi fisici e il 35% tramite Internet.
Il trend che non stupisce quando siamo in piena pandemia
Nell'indagine di Confcommercio si evidenzia che rispetto al 2020 la scelta dello shopping sul web è salita del 13,7% mentre la spesa nei negozi tradizionali è scesa dell'8,1%. In ogni caso gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento, il 96,6%, seguiti da calzature, l'89,3%, sciarpe e guanti, il 33% e biancheria intima, il 25,5%.
Sconti mai visti pur di vendere agli italiani con le tasche vuote
"I commercianti, in crisi quanto i consumatori, hanno deciso di alzare gli sconti praticati come non era mai accaduto", ha spiegato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Il record della convenienza, secondo una ricerca della stessa Unc, spetta agli indumenti, che rappresentano la voce più scontata. L'abbigliamento segnerà una riduzione dei prezzi del 24,5% contro il 22,5% dell'anno scorso, mentre le calzature vedranno un ribasso del 24,7%, rispetto al 23% di gennaio scorso. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 24,6%, ben superiore al 22,7% dello scorso anno, ha sottolineato l'associazione dei consumatori. "Il dettaglio moda è un settore in drammatica sofferenza a causa della pandemia e servono indennizzi per superare l'emergenza. Chiediamo ascolto al Governo perché indennizzi subito il settore prima che sia troppo tardi e peggiori la situazione per tutta la filiera", ha dichiarato il segretario generale di Federmoda, Massimo Torti.
Il Codacons avverte, i saldi saranno un flop clamoroso
I saldi di fine stagione faranno registrare una contrazione media delle vendite del 20% rispetto allo scorso anno, e punte del -50% in alcune città del sud Italia. È quanto ha affermato il Codacons, che ha bocciato l'eccessivo ottimismo in tema di sconti di fine stagione.