POGACAR! SEMPRE E SOLO POGACAR AL GIRO D’ITALIA

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POGACAR! SEMPRE E SOLO POGACAR AL GIRO D’ITALIA


Lo sloveno in maglia rosa domina anche il tappone con arrivo sopra Livigno

SENZA STORIA

Non vuole vincere, vuole stravincere, dominare!! Tadej Pogačar ha posto il quarto sigillo in questo suo Giro d’Italia: ancora una volta ha trionfato in salita, presentandosi tutto solo al traguardo e vincendo a braccia alzate. Il Giro sembra una corsa senza storia, si lotta solo per il secondo posto.


NON SENTE LA STANCHEZZA

222 km di percorso, cinque gran premi della montagna da scalare. Nelle gambe oltre due settimane di corsa. Ma lo sloveno, a differenza degli altri, sembra non sentire la fatica. A 15 km dalla conclusione ha deciso che era arrivato il momento di attaccare: nessuno ha saputo tenere la sua ruota; in pochi chilometri ha raggiunto Nairo Quintana, lo scalatore colombiano che aveva vinto il Giro d’Italia nel 2014 e che era partito in fuga. Ai 2000 metri lo ha superato e la salita conclusiva per lui è stata una passerella di gloria: Il pubblico del Mottolino lo ha applaudito a lungo, avendo capito che siamo di fronte a un fuoriclasse assoluto.


DISTACCHI D’ALTRI TEMPI

Come si diceva, è questa la quarta vittoria di tappa: dopo Oropa, Perugia, Prati di Tivo, anche le Alpi hanno certificato la superiorità di Pogačar. Oltre ad aver festeggiato il successo di giornata, lo sloveno ha ulteriormente blindato il suo primo posto in classifica: Geraint Thomas, secondo in classifica generale, è precipitato a più di sei minuti e mezzo. Dani Martinez è a 6’56”. Domani giornata di riposo, martedì altra tappa di montagna.



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Giro d'Italia
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