Polaris Dawn, successo per la prima "passeggiata" spaziale privata di Space X

Polaris Dawn, successo per la prima "passeggiata" spaziale privata di Space X

Polaris Dawn, successo per la prima "passeggiata" spaziale privata di Space X   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


12 settembre 2024, ore 15:00

Due astronauti non professionisti sono usciti nello spazio. Un evento storico che porta la compagnia di Elon Musk più vicina al sogno del turismo tra le stelle

Le immagini arrivate dalla diretta streaming sono straordinarie: alle 12.12 ora italiana è iniziata la prima passeggiata spaziale della storia realizzata da una missione privata. L'equipaggio di Polaris Dawn, formato dal comandante Jared Isaacman e dalla specialista Sarah Gillis, ha aperto il portellone della navetta. I due hanno cosi realizzato la prima attività extraveicolare di due astronauti non professionisti, non supportati da agenzie governative. A bordo della navicella, anche il pilota Kidd Poteet e l'ufficiale medico Anna Menon, che si sono occupati di monitorare i sistemi di supporto vitali.

LA CAMMINATA STORICA

Dopo la procedura di depressurizzazione della cabina, il primo ad uscire è stato il miliardario Isaacman, che ha finanziato in prima persona la missione. La sua passeggiata è durata circa 10 minuti, poi è stato il turno di Gillis. I due erano agganciati alla navicella tramite cavi lunghi quasi 4 metri, che hanno fornito loro ossigeno, energia e comunicazioni. Dopo la breve camminata, tutti i membri dell'equipaggio sono tornati all'interno della cabina. Il portellone è stato richiuso ed è stato dato avvio alla ripressurizzazione del veicolo. Tutto sembra essere andato per il meglio. Un risultato importante per Space X, la compagnia di Elon Musk, che si avvicina a rendere realtà il sogno del turismo tra le stelle.


IL LANCIO DA CAPE CANAVERAL

L'avvio della "passeggiata" è stato accolto da un lungo applauso dal team a terra, che seguirà anche tutto il percorso di rientro. La navetta Crew Dragon è stata lanciata martedì dalla storica Cape Canaveral: lo scopo del viaggio era verificare la capacità delle tute di resistere all’ambiente spaziale. Seppur testate centinaia di volte infatti, con un lavoro che dura da più di due anni, le protezioni hanno dovuto reagire a condizioni estreme, a partire dalle temperature. Secondo l'azienda, le nuove tute offriranno maggiore mobilità, sono composte da tessuti e materiali innovativi e dotate di un particolare visore. Ma da verificare sono anche gli effetti di questo viaggio sulla salute, vista anche la pressione a cui l'equipaggio è stato sottoposto.


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