Polemiche dopo gli scontri di ieri a Bologna, Salvini: "Chiederò di chiudere i centri sociali, sono covi di delinquenti"
10 novembre 2024, ore 15:30
Salvini attacca e il sindaco di Bologna risponde: "Bologna non è stata rispettata, non bisognava permettere a 300 camicie nere di sfilare per la città"
La polemica politica divampa dopo gli scontri di ieri a Bologna dovuti alla manifestazione di estrema destra, raggiunta poi dal corteo dei collettivi antifascisti che si è scontrato con le forze dell'ordine. Già si era espressa ieri la premier Giorgia Meloni esprimendo solidarietà per le forze dell’ordine "che con fermezza e professionalità hanno affrontato i soliti violenti, tra lanci di petardi e sassi, rischiando la loro incolumità”. Meloni poi si è scagliata contro l'opposizione: “Spiace constatare che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi, ogni giorno, lavora per garantire la sicurezza di tutti”.
SALVINI: "CHIUDIAMO I CENTRI SOCIALI OCCUPATI DAI COMUNISTI"
"Immagini vergognose e inaccettabili ieri da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi". Lo ha detto a Bettona, comune in provincia di Perugia il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini durante un incontro con i cittadini in vista delle elezioni regionali in Umbria, dove la leghista Donatella Tesei corre per il bis da governatrice. "Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti", ha rincarato Salvini. "A Bologna - ha aggiunto il vicepremier - la caccia al poliziotto con i bastoni, a Milano l'istigazione per la caccia all'ebreo come accaduto in Olanda e questo è inaccettabile in un Paese come l'Italia. Quindi da ministro, da vicepresidente del Consiglio, da genitore e da segretario della Lega - ha concluso - chiederò di intervenire immediatamente per chiudere questi covi di delinquenti che sono i centri sociali comunisti".
LE REPLICA DEL SINDACO DI BOLOGNA
"Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora chiedere i fondi per l'alluvione. I principali ministri del governo e la presidente del consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti CasaPound. Non andava gestito così l'ordine pubblico, credo che il Ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna". Queste le parole di Matteo Lepore, sindaco di Bologna. "Nel comitato per l'ordine pubblico, parlandone con il prefetto il vice questore e tutti i rappresentanti le forze dell'ordine, c'era contrarietà a svolgere questa manifestazione dei patrioti a pochi passi dalla stazione. Poi evidentemente qualcuno da Roma ha chiamato e le cose sono cambiate". "Io credo che sia grave - ha detto - che chi ha la responsabilità di gestire l'ordine pubblico abbia permesso a 300 persone vestite in camicia nera di entrare nella nostra città e sfilare di fronte alla stazione del 2 agosto. Noi eravamo contrari e abbiamo chiesto che questa cosa non si facesse anche perché avrebbe creato problemi di ordine pubblico, avrebbe messo a rischio l'incolumità di tante persone, come si è visto ieri. Purtroppo questo è accaduto. Mi aspetto che domani la presidente Meloni invece che commentare disordini e cavarsela con poco dica alla città di Bologna cosa possiamo fare insieme per rimettere a posto tutta l'area metropolitana che è stata colpita dall'alluvione".