Pompei, scoperto un nuovo affresco
Pompei, scoperto un nuovo affresco
27 giugno 2023, ore 15:30
Raffigurata una focaccia servita con melograno, datteri e spezie, accompagnata da vino, che veniva offerta agli ospiti
Una focaccia su un vassoio d'argento e servita con melograni, frutta, datteri, spezie e vino. È quanto emerso in un affresco analizzato durante gli scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei. L’affresco è stato ritrovato nell’atrio di una casa a cui era annesso un panificio, già esplorato in parte tra il 1888 ed il 1891 e le cui indagini sono state riprese a gennaio scorso. Nelle scorse settimane nella stessa area erano stati trovati gli scheletri di tre vittime dell’eruzione del Vesuvio, che presumibilmente cercavano riparo nel panificio. Gli archeologi del Parco spiegano così nel loro comunicato ufficiale: "Si suppone che accanto a un calice di vino, posato su un vassoio di argento, sia raffigurata una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari, un melograno e forse un dattero, condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto, indicato da puntini color giallastro e ocra. Inoltre, presenti sullo stesso vassoio, frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni".
Fotografia di vita quotidiana
Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel spiega: "Oltre all’identificazione precisa dei cibi rappresentati ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato. Penso al contrasto tra un pasto frugale e semplice, che rimanda a una sfera tra il bucolico e il sacro, da un lato, e il lusso dei vassoi d’argento e la raffinatezza delle rappresentazioni artistiche e letterarie dall’altro. Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch’essa nata come un piatto “povero” nell’Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo e viene servito anche in ristoranti stellati". Non è la prima volta che nel Parco archeologico vengono trovate raffigurazioni simili. Al momento gli archeologi ne hanno individuate circa trecento.