24 marzo 2022, ore 21:00
Un'agenzia pubblicitaria vorrebbe portare l'urna con il cuore di Maradona per fare sentire la sua presenza alla nazionale
La sconcertante proposta è stata avanzata da un'agenzia pubblicitaria argentina, La Bombay: portare il cuore di Maradona al Mondiali in modo che possa essere “vicino alla nazionale capitanata da Messi”. Attualmente l'organo di Maradona, morto il 25 novembre 2020, è sotto la custodia del Dipartimento di Anatomia Patologica della Polizia Scientifica di Buenos Aires e lì dovrebbe rimanere. La Bombay, però, ritiene che possa essere maggiormente utile alla Seleccion in Qatar e, per questo ha pensato di proporlo. La notizia, rilanciata da un sito sportivo sudamericano, è reale: l'agenzia ha infatti pubblicato un comunicato in cui si legge: “Dalle uniche informazioni che abbiamo, il cuore di Diego in questo momento è sotto la custodia della Polizia. Noi proponiamo la sua presenza in Qatar a dicembre, vogliamo realizzare quello che sarebbe stato un suo desiderio per accompagnare la nazionale”.
Maradona fuori da Fifa 22
La morte di Diego Armando Mardona oltre ad aver lasciato milioni di tifosi ed appassionati con le lacrime agli occhi, ha scatenato anche una lunga serie di controversie legali relative al grande patrimonio di sua appartenenza e alla gestione della sua immagine. A diventare vittima di una di queste è stato anche il celebre videogioco calcistico FIFA 22. Con grande dispiacere per i tanti giocatori e appassionati, EA Sports ha infatti annunciato la rimozione di Diego Armando Maradona dal gioco, dove era presente fra le leggende acquistabili per comporre il proprio Ultimate Team. La decisione è stata comunicata con un messaggio in game che recita: “A causa di una controversia legale di terze parti, dobbiamo sospendere Diego Maradona dall’apparire nei pacchetti FIFA Ultimate Team, nei futuri contenuti FUT e nel Soccer Aid World XI in EA SPORTS FIFA 22″. Dietro questa decisione, c’è un’altra battaglia legale: quella fra le figlie di Maradona, Dalma e Giannina, e il suo ex avvocato Matias Morla, chiusasi per ora con la vittoria del legale, il quale era riuscito ad ottenere la gestione del marchio legato al Pibe de oro.