17 novembre 2020, ore 14:00 , agg. alle 14:48
Dopo Stefano Pioli, anche il suo primo assistente debolmente positivo al Coronavirus, potrebbe essere Daniele Bonera a guidare la squadra al Napoli, contro l'ex-Rino Gattuso
L’area tecnica del Milan, ora, è nei guai. Dopo mister Pioli, infatti, anche il suo vice, Giacomo Murelli, è il risultato positivo al coronavirus. Murelli era stato posto in isolamento domiciliare già sabato, subito dopo l’accertamento della positività dell’allenatore rossonero, ma questa mattina - come comunicato dallo stesso Milan - il vice di Pioli è risultato debolmente positivo al Covid-19.
Bonera in panca?
Per i rossoneri, adesso, si apre un bel problema: chi mandare in panchina alla ripresa del campionato, oltretutto in una sfida di grandissimo rilievo, domenica sera al San Paolo contro il Napoli dell’ex Rino Gattuso. È probabile che tocchi al collaboratore tecnico Daniele Bonera, in possesso di patentino Master Uefa preso a Coverciano. In realtà, questo è l’ultimo dei problemi, considerato che Pioli potrà naturalmente seguire la partita a distanza e soprattutto comunicare in tempo reale tutte le decisioni da prendere durante i 90 minuti. Il freschissimo esempio della nazionale italiana, vittoriosamente telecomandata a distanza dal commissario tecnico Roberto Mancini (a sua volta ancora positivo al coronavirus), è di conforto al Milan e allo stesso Stefano Pioli.
Modello Rugby
Interessante notare come in uno sport come il rugby, ad esempio, gli allenatori seguano sempre la partita a distanza, sia pur all’interno degli Stati, da una posizione sopraelevata, per vedere meglio lo svolgersi delle azioni e poter intervenire in tempo reale. Si può fare, dunque, mentre è ben più fastidioso il non poter seguire gli allenamenti settimanali, in particolare nei giorni che precedono una sfida dall’elevatissimo tasso di difficoltà, come quella contro gli azzurri. Singolare, poi, che il Milan sia costretto a presentarsi al San Paolo e al cospetto dell’ex allenatore Rino Gattuso, privo dell’uomo che è stato capace di raccogliere al meglio l’eredità di Ringhio, dopo l’infelice parentesi Giampaolo.
Pioli come Mancini
Accennavamo alla nazionale, il Covid sta mettendo in gravissima difficoltà l’intero sistema-calcio. Ormai è difficilissimo star dietro ai numerosissimi casi di positività e la situazione certo non è stata migliorata dalla lunga parentesi degli impegni delle nazionali. È notizia di poche ore fa, ad esempio, la positività con la rappresentativa ucraina dell’ atalantino Malinovsky, un problema in più per mister Gasperini, già alle prese con diverse assenze.
I casi Lazio e Juve-Napoli
Sullo sfondo, la vicenda particolarissima della Lazio, sfociata addirittura in un’inchiesta della procura della Repubblica di Avellino sui tamponi fatti effettuare dalla società del presidente Lotito presso un centro diagnostico del capoluogo irpino. Una faccenda ancora da chiarire in tutti i suoi particolari, che ha gettato un’ombra sulla gestione di queste delicate settimane. Ombre che sarà bene dissipare al più presto e senza lasciare scorie, perché il sistema è stato già abbastanza traumatizzato dal caso Juventus-Napoli.
Obiettivo Europei
A proposito, questa storia è tutt’altro che conclusa, considerato che il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, non ci pensa proprio ad accettare la sconfitta a tavolino e il punto di penalizzazione, ma soprattutto le motivazioni della sentenza d’appello, che hanno fatto esplicito riferimento al presunto tentativo del Napoli di costruirsi un caso ad hoc. Gli azzurri, in sostanza, avrebbero fatto di tutto pur di non andare a giocare a Torino (privi di Zielinski ed Elmas positivi, oltre che dell’infortunato Insigne). Un’ombra inaccettabile sull’onorabilità della società. De Laurentiis ha già fatto intendere di voler combattere in tutte le sedi, trascinando la vicenda fino all’ultimo grado della giustizia sportiva, ma soprattutto nei tribunali ordinari. Inevitabili polemiche e veleni in arrivo, mentre il pallone italiano cerca di resistere in qualche modo allo tsunami-coronavirus e ad andare avanti con la stagione. Bene non dimenticare che il calendario è già compresso oltre ogni misura, fino agli Europei di giugno 2021. La competizione, cancellata nella scorsa primavera nel pieno della prima ondata della pandemia, è in programma in forma itinerante in tutto il continente, una prospettiva oggettivamente da brividi…