22 novembre 2024, ore 15:30
Da tempo sotto accusa per le sue condizioni l'edificio è stato inutilizzabile per tutta la mattinata, a rischio l'archivio delle intercettazioni
Giornata da dimenticare a Prato, tra disservizi per il maltempo e le incursioni di un topo nell’impianto elettrico del Palazzo di giustizia. Un boato si è avvertito alle 8.15 subito dopo ecco la fiammata che ha messo fuori uso il sistema elettrico dell’edificio. Il roditore si è introdotto nel generatore. "Il sistema elettrico di emergenza è andato in tilt, rischiamo di perdere tutti i dati relativi alle intercettazioni e le udienze non si possono celebrare", questo il grido di allarme lanciato dal procuratore capo della Repubblica Luca Tescaroli e la presidente del tribunale Lucia Schiaretti che hanno seguito le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco. "La situazione sanitaria è precaria le condizioni di lavoro non sono a norma e non è possibile esercitare il potere giudiziario" spiegano ancora i due capi degli uffici giudiziari. Fuori dal palazzo sono stati portati scrivanie, sedie e armadi, nel tentativo di salvare il salvabile. Da tempo la struttura è sotto attacco, perché fatiscente, con condizioni igieniche precarie, con insetti e topi che la fanno da padrone.
Nel pratese si aggiunge il maltempo
Problemi per il maltempo la notte scorsa in Toscana e anche nel pratese: la situazione più critica in Val di Bisenzio, spiegano i vigili del fuoco, mentre timori ci sono stati anche a Figline di Prato dove il torrente Bardena è uscito dal proprio letto per invadere la strada. Non si segnalano persone coinvolte, vittime o dispersi. Numerose però le richieste di soccorso da parte dei cittadini ai pompieri per danni legati all’acqua ed alla caduta di rami e alberi: 20 gli interventi svolti dai vigili del fuoco. L'ondata di maltempo che ha investito la Toscana con piogge e forti venti ha lasciato dietro di sé una scia di danni significativi, colpendo anche le infrastrutture elettriche. Per far fronte all'emergenza, sono operativi oltre 150 tecnici di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel responsabile della gestione delle reti elettriche di media e bassa tensione, coadiuvati da 160 lavoratori di imprese terze e supportati da 60 gruppi elettrogeni. I disagi maggiori in Garfagnana e Lunigiana a Prato e Montagna pistoiese. Una squadra ha svolto un lungo lavoro per ripristinare il funzionamento della rete al Palazzo di giustizia, interrotta per l’incursione del topo.
Un lavoro senza sosta dell’ Enel
Il coordinamento delle operazioni, spiegano dal Gruppo Enel con una nota, «avviene dai centri operativi di Firenze e Livorno, dove la rete di media tensione viene monitorata in tempo reale, 24 ore su 24. Le squadre sul campo stanno intervenendo anche in condizioni estreme, affrontando viabilità difficoltose e aree impervie per riparare i danni causati principalmente dalla caduta di alberi e piante ad alto fusto situati fuori dalla fascia di rispetto delle linee elettriche». Ci mancava solo il topo nel Palazzo di giustizia di Prato.