Presidenziali Usa, il centrodestra sale sul carro di Donald Trump, il centrosinistra invece mastica amaro

Presidenziali Usa, il centrodestra sale sul carro di Donald Trump, il centrosinistra invece mastica amaro

Presidenziali Usa, il centrodestra sale sul carro di Donald Trump, il centrosinistra invece mastica amaro   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


06 novembre 2024, ore 12:30

La premier Giorgia Meloni: “Italia e Stati Uniti sono Nazioni sorelle, legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. E' un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più”. Il PD: “Saranno anni duri per l’Europa”

«A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni "sorelle", legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. E' un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente», commenta così l'esito delle elezioni Usa la premier Giorgia Meloni. «Lotta all'immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro»: ad affermarlo è il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini commentando in esclusiva ai nostri microfoni le elezioni negli Stati Uniti.

M5S

Il leader M5s Giuseppe Conte parla di «vittoria netta» di Trump e aggiunge: «L’Italia - se riuscirà a esprimere visione e coraggio - potrà dare un contributo importante in ragione della tradizionale amicizia tra i nostri popoli e della solida alleanza tra i nostri due Paesi, ma anche per il nostro storico ruolo nell’ambito del Mediterraneo allargato e nella cornice europea». «Dalle parole di Salvini a Rtl» per la vittoria di Trump «si evidenziano delle contraddizioni interne alla maggioranza. Salvini parla di pace e invece all'interno della maggioranza ci sono posizioni che spingono per una corsa agli armamenti, lo vediamo nella legge di bilancio, una linea dura di Israele. Nelle forze che sostengono la maggioranza ci sono posizione diverse che sono sintetizzate nella figura di Trump, per questo è più vicino alla maggioranza che alle opposizioni», lo sottolinea Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato in quota Movimento 5 stelle. «Quanto a ciò che cambierà, nulla per la maggioranza, mentre per le opposizioni c'è da imparare una lezione: saper intercettare le esigenze delle persone, e bisogna di dire in modo chiaro quali sono le posizioni su un determinato tema», dice Castellone.

Bruxelles

Da Bruxelles arriva il commento di Paolo Gentiloni. «L'America ha scelto Trump. Ora molto dipenderà dall'Europa: deve essere più unita e più forte». scrive su X il commissario europeo all'economia, Anche i sostenitori italiani di Kamala Harris intervengono. «Donald Trump ha vinto in modo netto le elezioni americane e sarà il 47 Presidente degli Stati Uniti. Ci sono tante riflessioni che il mondo politico può e deve fare su questo chiaro responso delle urne ma il primo dovere morale e civile è riconoscere il risultato con le congratulazioni al vincitore e l'onore delle armi alla sconfitta Kamala Harris. Spero che per l'Europa questo sia il momento della sveglia. Buon lavoro al Presidente eletto Trump e grazie al Presidente Biden per il lavoro di questi anni», scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi. «L'Europa, adesso. L'elezione di Trump conferma tante cose che purtroppo già sapevamo sulla politica di questo decennio: paura e rabbia come principale meccanismo di voto; noncuranza verso l'etica pubblica e trionfo dei conflitti di interesse; politica come capacità di intrattenere ed essere «star» prima che statisti; irrilevanza sostanziale dei risultati di governo. Si vota sulla base della propria corrispondenza identitaria ed è spesso un'identità costruita contro «l'altro». Tutto ciò nasce da una crisi lunga dell'Occidente innescata da parole d'ordine come globalizzazione, innovazione, multiculturalismo, diventate politiche ideologiche mal gestite da liberali e progressisti. Ora l'Occidente vive la sua ora più buia. Separato, indebolito e incapace di ricostruire una leadership fondata sui valori che ne avevano fatto il punto di riferimento di chi desiderava vivere in un sistema libero e giusto», commenta in un lungo post su X il leader di Azione Carlo Calenda.

FDI

Da FdI, principale partito di governo, arrivano le parole del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida: «Goodmorning! E anche oggi pare che i cittadini non si lascino influenzare dai commentatori, gli attori, i cantanti e da tutti quelli che pensano di imporre le loro ragioni con una insopportabile arroganza. Per quanto su La7 sperassero il contrario vince Trump. Prendiamo atto della scelta. Buon lavoro al Presidente degli Stati Uniti». «Gli Stati Uniti d'America hanno scelto Donald Trump come loro Presidente. Nei confronti di un alleato storico dell'Italia e verso la decisione democratica del popolo americano dobbiamo rispetto: i valori che ci uniscono saranno quelli che rilanceranno gli obiettivi comuni. A cominciare dalla pace e fino alla grandi sfide dell'economia», afferma il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

Il PD

«Trump ha vinto nettamente. Solleticando di nuovo paure, insultando chi non la pensi come lui e agitando autoritarismo. Ora per l'Europa si aprono scenari di grande incertezza, di fronte ad una nuova autarchia americana, con Trump che ci ha indicato come avversari. Ma è proprio nei momenti più difficili che servono lucidità e determinazione. Verrebbe da dire: non sia la volta buona che ci si svegli, comprendendo che serve una Europa con politiche economiche, fiscali, sociali e di difesa comuni. Per chi crede nell'Europa delle libertà, delle democrazie, dei diritti e delle opportunità è il momento di rimboccarci le maniche come non mai». Così su fb l'europarlamentare e presidente del Pd Stefano Bonaccini. «L'Europa era preparata alla vittoria di Trump, ce lo si aspettava. I due punti centrali del cosiddetto rapporto Draghi hanno al centro l'innovazione tecnologica e la difesa», sostiene l'eurodeputata del Pd Lucia Annunziata parlando delle elezioni Usa.. E aggiunge: «Quella che ha votato Trump è l'elite americana, guardiamo anche la platea che era lì». «La vittoria di Trump è a tutti gli effetti una sciagura per i diritti, per lo stato di diritto, per le minoranze, per la libertà, per la lotta al cambiamento climatico. Ma soprattutto rischia di essere una sciagura per l'Europa, che potrebbe trovarsi da sola a dover affrontare l'invasione di Putin in Ucraina, la questione mediorientale, il surriscaldamento globale, una crisi industriale senza precedenti, la conversione ecologica, la competizione cinese, ê in questo momento che si sente la mancanza di una vera integrazione politica europea, che renda l'Ue un vero attore globale, ê il momento della verità: o l'Europa diventa una vera Unione o precipiterà all'indietro». Lo dichiara il segretario di Più Europa, Riccardo Magi.



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