01 marzo 2021, ore 18:00 , agg. alle 12:05
Il Pil è diminuito dell'8,9%, mentre il debito pubblico è arrivato al 155,6% del Prodotto Interno Lordo
Nel 2020 la pressione fiscale, in Italia, è cresciuta ancora. Dal 42,4% del 2019, è salita al 43,1%. Si tratta di un dato complessivo che include le imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Prodotto Interno Lordo. Lo rileva l'Istat. Più che un aumento delle tasse, tuttavia, si è registrata una minore flessione delle entrate fiscali e contributive, -6,4%, rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (o di mercato), diminuito del 7,8%.
Crollo del Prodotto Interno Lordo
Nel documento dell'Istat vengono riportati i dati principali sui conti pubblici nel 2020. Il Pil ha registrato un calo dell'8,9% scendendo per la prima volta dopo 23 anni sotto i 1600 miliardi e arrivando a 1572 miliardi. Il rapporto fra deficit e Prodotto Interno Lordo si è attestato a -9,5%. "Nel 2020 l'economia italiana ha registrato una contrazione di entità eccezionale per gli effetti economici delle misure di contenimento connesse all'emergenza sanitaria. A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito un contributo negativo limitato", ha commentato l'Istat.
Impennata del debito pubblico
Il debito pubblico in rapporto al Pil, nel 2020, è salito al 155,6%, sempre a causa della pandemia. Nel 2019, invece, era al 134,6%. L'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche, misurato in rapporto al Prodotto Interno Lordo, è stato pari al 9,5%, rispetto all'1,6% nel 2019. Questo peggioramento è dovuto alla caduta delle entrate e al forte aumento delle uscite con le misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti della crisi su famiglie e imprese. Nel 2020 le entrate totali delle Amministrazioni Pubbliche sono diminuite del 6,4% rispetto all'anno precedente. In particolare, le imposte dirette sono scese del 2,1%, soprattutto per la forte contrazione dell'IRPEF. Le imposte indirette, invece, sono crollate dell'11,2%, con cali consistenti del gettito IVA, delle accise, dell'imposta sul Lotto e lotterie e dell'IRAP. I contributi sociali sono scesi del 5,8%. Le altre entrate correnti sono diminuite dell'1,6%.
Argomenti
debito pubblico
Istat
Pil
pressione fiscale