Presunta truffa nel commercio di carburanti, trovato un milione di euro nel materasso e tra i biscotti
Presunta truffa nel commercio di carburanti, trovato un milione di euro nel materasso e tra i biscotti
20 gennaio 2021, ore 22:00 , agg. alle 10:48
Il "tesoretto" è stato scovato dalla Guardia di Finanza nella casa del padre di un noto imprenditore; nel mirino delle Fiamme Gialle una società in provincia di Salerno
Il “tesoretto” era stato nascosto sotto il materasso e anche dentro alcune scatole di biscotti, in tutto un milione di euro in contanti. A scovare la somma è stata la Guardia di Finanza di Salerno che ha sequestrato il denaro rinvenuto nell'abitazione del padre di un noto imprenditore dell'Agro-Nocerino-Sarnese, denaro rintracciato nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore, riguardante una società di Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, ritenuta tra le più importanti a livello nazionale per quanto rigiarda la distribuzione dei carburanti.
Cosa rischia il protagonista di questa vicenda
Si parla, dunque, di denaro in nero messo da parte grazie a un presunto business illegale. L’imprenditore, che ora risulta indagato, è accusato di ricettazione e di evasione fiscale. Secondo gli inquirenti la società di Castel San Giorgio, al centro dell’indagine, ricopriva un ruolo chiave nel meccanismo di evasione dell'Iva, un meccanismo attraverso il quale tale società era riuscita a mettere in commercio benzina e gasolio a prezzi estremamente vantaggiosi.
Quando i soldi finiscono nel materasso
L'imprenditore, finito nel mirino delle fiamme gialle, si sarebbe avvalso, secondo la Guardia di Finanza, di una serie di società, su tutto il territorio nazionale, amministrate da prestanomi, per riuscire a utilizzare illecitamente il regime fiscale riservato ai cosiddetti esportatori abituali, per comprare carburanti con l'esenzione dell'imposta. Da questo sistema sarebbero stati raggranellati i soldi trovati nel materasso e tra i biscotti nell’abitazione del padre dell’imprenditore ora alle prese con la giustizia. I finanzieri sono riusciti a ricostruire le modalità del commercio illecito e le responsabilità delle imprese coinvolte e di rappresentanti legali, soci e consulenti. Il milione di euro è stato trovato nel corso di una delle perquisizioni delegate alla Guardia di Finanza, impegnata negli accertamenti per ricostruire la trama dei commerci illeciti. L'intero importo è stato sequestrato dalle Fiamme Gialle in quanto ritenuto provento dell'evasione fiscale, anche alla luce delle inattendibili giustificazioni addotte dall'uomo, a carico del quale è quindi scattata l'accusa di ricettazione. Il giudice ha accolto la richiesta della Procura disponendo il sequestro preventivo, misura confermata dal Riesame e dalla Cassazione, che oggi ha dichiarato inammissibile il ricorso.