12 gennaio 2022, ore 18:00
I vertici della compagnia aerea in audizione davanti alla Commissione della Camera: il decollo nonostante le difficoltà portate dalla pandemia, la discontinuità con il passato e lo sguardo verso il futuro
Non è certo questo il momento più adatto per far patire, anzi decollare, una nuova impresa. Soprattutto se l’azienda in questione è inserita nel ramo viaggi. Il Covid sta ancora azzoppando il settore. ITA Airways è la nuova compagnia aerea di proprietà dello stato, nata per sostituire Alitalia. Le operazioni di volo sono partite lo scorso 15 ottobre. I primi mesi non sono stati facili, ma si avanti. Guardando con speranza alla primavera e all’estate, quando si spera che la pandemia sia contenuta e che la gente riprenda a viaggiare per davvero. Oggi i vertici di ITA hanno riferito davanti alla commissione della Camera. Erano presenti il presidente della compagnia aerea Alfredo Altavilla e l’amministratore delegato Fabio Lazzerini.
PRIMO BILANCIO DI ITA
Alfredo Altavilla ha dichiarato che da quando è partita a metà ottobre ITA ha trasportato 1 milione e 260 mila passeggeri, con un fatturato appena al di sotto dei 90 milioni di euro. Il presidente ha anche sottolineato che “i ricavi del 2021 sono stati il 50% in meno rispetto al piano industriale, influenzati da alcuni fattori: pandemia, poi non abbiamo vinto il bando di gara della Sardegna e non abbiamo potuto cominciare la campagna pubblicitaria per vendere i biglietti fino al 5 di ottobre. Inoltre dal momento in cui e' stato fatto il business plan alla partenza della compagnia, il prezzo del carburante è rincarato del 15%, il tasso di cambio euro-dollaro ha avuto un peggioramento del 5%; malgrado tutto ciò il risultato economico della compagnia è in linea con quello che era previsto dal business plan”.
DISCONTINUITA’ CON IL PASSATO
Alitalia ha rappresentato una parte importante del nostro paese. Ma ormai aveva costi troppo alti per poter sopravvivere. La cura dimagrante è stata drastica e dolorosa, ma era necessaria. Logico che la ferita sanguini ancora, soprattutto per i vecchi dipendenti che non sono stati ricollocati in ITA. Ma su questo argomento il presidente Altavilla ha parlato con chiarezza, anche con durezza, fuggendo dalla diplomazia: “ Il lavoro fatto sui costi dice soprattutto quanto alta fosse l'erba da tagliare nelle precedenti Alitalia. E’ stata una operazione che andava iniziata decenni fa. Non mi interessa quello che succede ai vecchi dipendenti, non è un problema mio perchè altrimenti diventiamo non più un'azienda che deve stare sul mercato ma una Croce Rossa dei dipendenti della vecchia Alitalia, che non ho intenzione di essere. Contestuale all'andamento del traffico, abbiamo interrotto le procedure per quelle persone che non servivano, abbiamo risparmiato 17 milioni, che sarebbero stati soldi persi dai contribuenti.”
SGUARDO AL FUTURO
Il progetto di ITA è di partire piano dopo aver risanato i conti, per poi aggiungere gradualmente rotte, aerei e dipendenti. Altavilla, anche in audizione alla Camera, ha confermato questa strada: “Se le ipotesi di crescita di flotta e di sviluppo del network fossero coerenti con lo scenario macro economico che avevamo nel business plan, noi pensiamo di aver bisogno di assumere un migliaio di persone nel 2022, suddivisi in 300 tra comandanti e piloti e oltre 600 assistenti di volo. Per crescere ulteriormente nei quattro anni successivi.” Altavilla ha poi affermato che nello scacchiere attuale dell’aviazione una compagnia come ITA non può restare sola ma ha bisogno di entrare in una grande alleanza: “ E' necessario integrare la compagnia all'interno di un'alleanza a condizioni di pari dignità che garantisca crescita e risultati economici positivi e sfrutti e valorizzi le potenzialità di Fiumicino e Linate per generare traffico per ITA Airways, evitando di diventare la ruota di scorta di altri vettori per fare fideraggio in Europa; ci sono contatti con molteplici operatori sia europei che extraeuropei, ci sono le condizioni per accelerare questo processo e chiudere entro la prima metà dell'anno”. Al momento ITA ha ereditato da Alitalia l’appartenenza all’alleanza SkyTeam, quella con Air France KLM e Delta. Ma non è escluso un matrimonio con Lufthansa, con il conseguente passaggio in Star Alliance.
LAZZERINI: COMPAGNIA PUNTUALE
ITA è partita con il piede giusto sul fronte della puntualità. Lo ha sottolineato con orgoglio l’amministratore delegato Fabio Lazzerini: “Abbiamo una consolidata puntualità, più del 90% dei voli è arrivato e partito entro i 15 minuti. Siamo in netto miglioramento. Sulla capacità di completare i propri voli siamo ai primi posti: nel primo mese abbiamo avuto una regolarità del 99,4% e abbiamo chiuso dicembre addirittura con il 100%. Si tratta di posizioni al vertice a livello mondiale”. Ad oggi ci sono 226 mila iscritti al programma “Volare” per i frequent flyer. Lazzerini ha anche specificato che ITA ha sottoscritto 27 accordi di codeshare con altre compagnie e che questi valgono 170 milioni di ricavi. E per tornare alle difficoltà di cui si parlava all’inizio per una compagnia che nasce in questi mesi, tra dicembre e gennaio a causa della pandemia sono stati cancellati 849 voli.