18 ottobre 2024, ore 12:30
Udienza dedicata all'arringa dell'avvocato Giulia Bongiorno che difende il vicepremier dalle accuse della Procura di Palermo sulla vicenda Open Arms. In piazza Politeama manifesta il Carroccio, presenti anche i ministri leghisti
"Sono qui a testa alta per l’Italia e gli italiani", lo ha scritto sui social alla vigilia dell’ingresso nell’aula bunker, il vicepremier Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per non aver fatto sbarcare nell’ estate del 2019, quando era ministro dell’Interno, 147 migranti che si trovavano a bordo della nave Open Arms da 19 giorni senza un porto sicuro. "Invece di bighellonare, l’Ong spagnola avrebbe dovuto andare nel suo Stato di bandiera" ha detto nella sua arringa, l’avvocata Giulia Bongiorno legale di Salvini. "Era evidente a tutti che aveva il dovere di andare in Spagna", ha aggiunto.
La ricostruzione della difesa
"Open arms non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla Ong la barca coi profughi fu Alarm Phone. La verità è che ci fu una consegna concordata, perché qualcuno ha dato indicazioni precise a Open Arms molto prima della segnalazione di Alarm Phone che, peraltro, non era corretta". Ne è certa l'avvocata Giulia Bongiorno, legale del ministro Matteo Salvini, sotto processo a Palermo con l'accusa di aver rifiutato illegittimamente lo sbarco alla nave Open Arms con 147 migranti a bordo. "Open Arms stava dirigendosi a Lampedusa e invece improvvisamente cambia direzione e comincia a pendolare in attesa - spiega - Alle 8 si registra una accostata, un cambio repentino di rotta e alle 8.30 un cambio di velocità. Cosa è accaduto?", si chiede la penalista che ipotizza che la ong spagnola avesse un "appuntamento" per prendere a bordo i profughi. Open Arms, secondo la ricostruzione della difesa di Matteo Salvini, avrebbe saputo in anteprima la rotta del barcone di migranti, riuscendo a trovarlo prima delle segnalazioni ufficiali. "Open Arms aveva rifiutato poco prima di aiutare un'altra Ong come Alan Kurdi", ha sostenuto Bongiorno. Sulla decisione del Tar del 10 agosto di consentire l'ingresso alla nave nelle nostre acque, la legale ha detto che questo non annullò il divieto di ingresso, ma risultava una richiesta di dare assistenza ai bisognosi a bordo.
Lega in piazza
Mentre si svolgeva l’udienza in piazza Politeama, a Palermo, la Lega ha organizzato una manifestazione a sostegno di Salvini a cui hanno deciso di partecipare i ministri del Carroccio, tra cui il responsabile dell'Economia Giorgetti, "Sono qui primo perché ero al governo con lui in quel momento e secondo perché sono della Lega come lui", ha detto, oltre ai ministri dell'Istruzione e degli Affari Regionali Valditara e Calderoli. Presenti inoltre diversi nazionali e regionali del partito. Intanto è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, esponente della Pubblica Accusa, oggetto di un’ondata di insulti e minacce, via social, dopo la richiesta di 6 anni di carcere per Salvini.