04 giugno 2024, ore 08:00
Il caso si è verificato nella scuola media Dante Alighieri. Il ricercatore Vincenzo Vagnoni, invece, ha invitato gli alunni e le loro famiglie al centro di ricerca
LA VICENDA
Una professoressa di matematica di una scuola media di Piacenza ha deciso di portare in visita al CERN di Ginevra soltanto sei alunni, quelli con i voti migliori. Una decisione ha suscitato proteste da parte di alcuni genitori e che ha portato a un invito dal CERN per tutta la classe. La notizia è stata riportata dal quotidiano piacentino "Libertà", che il giorno precedente aveva pubblicato una lettera di protesta di una madre di uno degli studenti esclusi dalla gita. La donna aveva anche contattato il provveditore sul caso.
Nella lettera, la donna, parlava di discriminazione, sostenendo che utilizzare il voto come criterio di scelta non fosse educativo, ma al contrario, potesse essere demotivante e creare attriti tra studenti. La visita al laboratorio europeo di fisica delle particelle in Svizzera si è tenuta a fine febbraio con solo sei studenti, anche se sondaggi tra alunni e genitori avevano mostrato che l'adesione sarebbe stata molto più alta. Il preside aveva negato la "gita" ufficiale perché la classe aveva già partecipato, precedentemente, a un'altra visita a Napoli. Proprio per questo la professoressa aveva deciso di portare solo i sei studenti con i voti migliori nella sua materia. La vicenda ha colpito, particolarmente, Vincenzo Vagnoni, ricercatore della Sezione di Bologna dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), che ha scritto alla "Libertà" per invitare personalmente i ragazzi esclusi. Vagnoni è anche responsabile di uno dei quattro grandi esperimenti dell'acceleratore di particelle, il Large Hadron Collider (LHC) del CERN. "Mi farebbe piacere invitare personalmente i ragazzi esclusi", ha scritto, "e se lo desiderano, anche le loro famiglie. Farei io stesso da cicerone alla visita".