Pronto sono il Conte e ho visto La signora di Varsavia
Pronto sono il Conte e ho visto "La signora di Varsavia"
24 ottobre 2017, ore 18:23
Un film toccante in uscita nelle sale il 16 novembre
La settimana scorsa ho visto con piacere, in anteprima, un film bello e commovente. Ne avrei voluto parlare più avanti, visto che l’uscita nelle sale, è prevista per il 16 Novembre. Dovendo assistere sgomento ai fatti di cronaca di questi giorni, il bisogno di parlarne e impellente...! Il Titolo del film è “La signora dello zoo di Varsavia”. Regia di Niki Caro distribuzione M2 Pictures, con interpreti straordinari. È ispirato ad una storia vera, in Polonia fra il 1939 e il 45-46, potete già immaginare l’argomento!? Appena inizia, penso aiuto, l’ennesima storia legata alla pagina più orrenda del secolo scorso, saranno due ore di sofferenza, ma chi me lo fa fare!?
Ma via via che scorrono le prime immagini del film, mi rendo conto che perlomeno il problema viene visto e affrontato da una diversa prospettiva. È la storia di una coppia, molto unita, sia nella vita privata che in quella professionale. Sono custodi dello zoo di Varsavia, non sono ebrei, ma la brutale invasione nazista in tutto il paese e anche Varsavia ripetutamente bombardata travolgerà anche loro e i meravigliosi animali dello zoo. I più pregiati e rari verranno loro sottratti con l’ingannevole scusa di salvarli e trasferiti in Germania, tutti gli altri trucidati. Qui per una volta il film farà accapponare la pelle anche agli animalisti estremisti più sensibili alla sorte degli animali che agli esseri umani. E' questa la diversa prospettiva a cui accennavo. La coppia deve anche sottostare alle nuove politiche e Antonia, la protagonista, anche alle ripetute avance del nuovo capo zoologo nominato dal Reich. Quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia l’atroce persecuzione degli ebrei che verranno rinchiusi nel tristemente famoso ghetto di Varsavia appunto, questa meravigliosa coppia decide di non stare a guardare cominciando in segreto a collaborare con la resistenza.
Utilizzando le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo per proteggere in segreto delle vite umane, la geniale coppia riuscirà a salvare almeno trecento persone strategicamente sottratte al ghetto. Per questo meraviglioso gesto umanitario Antonia non esita a mettere a rischio anche se stessa e i propri figli. Un film intenso, due ore faticose, sofferte ma meravigliose, che consiglio, soprattutto in questo momento, alle coscienze assopite, è a quei devastanti casi umani cosiddetti negazionisti che ancora tentano di confondere le idee e negare anche l’evidenza. Consiglio inoltre ne venga fatta una distribuzione a tappeto in tutte le sale cinematografiche del Lazio, col Presidente Lotito, che prende per mano tutti i suoi deliziosi pargoletti “ultras laziali” e dopo averli costretti a fare i compiti e avere letto il diario di Anna Frank fino ad impararlo a memoria, muniti di merendina se li porta a vedere questo bel film, ma dubito che quei poveri disadattati sarebbero in grado di comprendere e provare delle umane emozioni anzi rischierebbero semmai di sentirsi inadeguati di fronte ai meravigliosi animali dello zoo, se alberga ancora in loro un briciolo d’umanità. Vi ringrazio dell’attenzione.
Utilizzando le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo per proteggere in segreto delle vite umane, la geniale coppia riuscirà a salvare almeno trecento persone strategicamente sottratte al ghetto. Per questo meraviglioso gesto umanitario Antonia non esita a mettere a rischio anche se stessa e i propri figli. Un film intenso, due ore faticose, sofferte ma meravigliose, che consiglio, soprattutto in questo momento, alle coscienze assopite, è a quei devastanti casi umani cosiddetti negazionisti che ancora tentano di confondere le idee e negare anche l’evidenza. Consiglio inoltre ne venga fatta una distribuzione a tappeto in tutte le sale cinematografiche del Lazio, col Presidente Lotito, che prende per mano tutti i suoi deliziosi pargoletti “ultras laziali” e dopo averli costretti a fare i compiti e avere letto il diario di Anna Frank fino ad impararlo a memoria, muniti di merendina se li porta a vedere questo bel film, ma dubito che quei poveri disadattati sarebbero in grado di comprendere e provare delle umane emozioni anzi rischierebbero semmai di sentirsi inadeguati di fronte ai meravigliosi animali dello zoo, se alberga ancora in loro un briciolo d’umanità. Vi ringrazio dell’attenzione.