Propaganda nazista e antisemita, il gruppo Ordine Ario Romano voleva colpire anche la Nato, indagati 12 membri

Propaganda nazista e antisemita, il gruppo Ordine Ario Romano voleva colpire anche la Nato, indagati 12 membri

Propaganda nazista e antisemita, il gruppo Ordine Ario Romano voleva colpire anche la Nato, indagati 12 membri


Hanno un'età compresa tra i 26 e i 62 anni le 12 persone ritenute appartenenti all'organizzazione di matrice antisemita e razzista, smantellata dai Carabinieri del Ros dopo un'inchiesta coordinata dalla Procura di Roma

Attraverso i social istigavano a violenze contro ebrei e migranti e progettavano persino un attacco ad una struttura della Nato: sono accusati di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa, i 12 indagati dalla Procura di Roma e raggiunti dalle ordinanze di misura cautelare notificate dai Ros dei Carabinieri. Dislocati sull'intero territorio nazionale, da Milano a Cosenza, da Frosinone a Roma, da dove l'inchiesta nel 2019 è partita, i partecipanti al gruppo denominato ''Ordine Ario Romano'', erano dediti alla pubblicazione sui social network di scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista.

Il gruppo via social inneggiava al nazismo e progettava attentati

Sono state individuate in particolare due pagine Facebook e una community VK riconducibili alla sigla ''Ordine Ario Romano'', oltre ad un gruppo WhatsApp denominato ''Judenfreie Liga" che costituivano i canali social attraverso cui i soggetti, rintracciati oggi, destinatari di misure cautelari, pubblicavano e si scambiavano materiale antisemita e razzista. Dalle indagini, poi è emersa un'attività di pianificazione, ancora in uno stato embrionale, di una specifica azione ai danni di una struttura della Nato per mezzo di ordigni esplosivi artigianali confezionati attraverso istruzioni reperite sul web e con la collaborazione di alcuni militanti appartenenti a omologhi sodalizi stranieri, attivi in Portogallo.

Tra gli indagati, anche Miss Hitler, contatti anche con Gervasoni

Tra gli indagati c'è anche  Francesca Rizzi che nel 2019 partecipò e vinse il concorso "Miss Hitler" svolto sul social network VK. Rizzi, secondo l'accusa, aveva cercato contatti con il gruppo estremista portoghese 'Nova Ordem Social'. Degli indagati, sei vivono nel Lazio (4 a Roma), tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e uno in Lombardia. Dalle indagini è emerso che i dodici hanno avuti rapporti via social con Marco Gervasoni, il professore universitario indagato in un' altra indagine per minacce a offese al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Il commento della Comunità Ebraica di Roma

"Il mio ringraziamento alla Procura di Roma e al Ros per l'operazione di questa mattina che ha portato allo smantellamento di un gruppo antisemita che voleva colpire ebrei ed extracomunitari. Questo dimostra come l'antisemitismo sui social è spesso organizzato in maniera scientifica, ed è preludio a forme di violenza più gravi", ha dichiarato Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma che ha sottolineato: "E' da tempo che invitiamo a riflettere su come esista una strategia ben precisa dei gruppi nazifascisti e negazionisti per inondare i social di contenuti razzisti e antisemiti al fine di creare il clima per degli attacchi fisici. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione affinché il web non diventi punto di ritrovo e di proselitismo dei gruppi suprematisti".



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