04 settembre 2018, ore 14:54
Il sindaco della città promette una soluzione per tutti in tempi rapidio
Il 14 agosto hanno dovuto abbandonare le loro case. Ora gli sfollati per il crollo del ponte Morandi alzano la voce per chiedere di non dimenticarsi di loro. Una cinquantina di manifestanti si è presentata in Consiglio Regionale. Scandendo il coro “rispetto-rispetto”, hanno fatto presente che assegnare loro una nuova abitazione deve avere la priorità rispetto alla viabilità e alle imprese. Il sindaco Marco Bucci è riuscito a placare quasi del tutto la rabbia degli sfollati. Queste le sue parole: "Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme. Dal 14 agosto dormo quattro ore per notte per affrontare l'emergenza. Genova non si è mai fermata, non ha mai dimostrato di essere in ginocchio, una cosa di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi, nessuno è stato lasciato solo dalle istituzioni", sottolinea. E sulle case il sindaco ha aggiunto: "Pensavamo di dare una casa agli sfollati di ponte Morandi entro novembre, invece probabilmente ci riusciremo entro fine settembre. La città ha dimostrato che non si scherza, ne sono orgoglioso". Bucci ha poi sottolineato che oltre alle case alternative messe a disposizione dalle istituzioni pubbliche ce ne sono state ben 98 messe a disposizione da privati