Puff Daddy: lo scandalo dell’industria musicale più grande di sempre

Puff Daddy: lo scandalo dell’industria musicale più grande di sempre

Puff Daddy: lo scandalo dell’industria musicale più grande di sempre Photo Credit: fotogramma.it


Il rapper, arrestato lo scorso 16 settembre, è accusato di abusi e violenze su molteplici vittime. Coinvolti anche personaggi noti dell’industria americana

Il 16 settembre il rapper americano Puff Daddy, nome d’arte di Sean Combs, è stato arrestato. I motivi dell’arresto sono da ricercare nelle accuse di abusi sessuali, violenze fisiche e psicologiche, che sono state mosse contro di lui in questi mesi. Da qui la decisione del gran giurì del tribunale di Manhattan.

L’ARRESTO

Conosciuto anche come Sean Love Combs/Puff Daddy/P. Diddy/Love/Brother Love/Diddy, non è la prima volta che il rapper finisce al centro di questo tipo di accuse. Negli anni ha avuto diverse denunce: per abusi sessuali, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale.

Il rapper ora si trova in carcere e i pubblici ministeri hanno rifiutato di rilasciarlo su cauzione nonostante Puff Daddy avesse offerto 50 milioni di dollari. Il motivo? Per i pubblici ministeri ha “il denaro, il personale e gli strumenti per fuggire senza essere localizzato”.

I “FREAK-OFFS”

Quello che sta accadendo da quando Puff Daddy è stato arrestato è il moltiplicarsi delle denunce a suo carico e il coinvolgimento di molti personaggi noti. Secondo gli atti di accusa, il rapper, che si continua a dichiarare non colpevole, avrebbe organizzato orge con personaggi noti all’interno delle quali alcune donne erano costrette ad assumere sostanze stupefacenti e avere rapporti sessuali mentre venivano filmate a loro insaputa. In questi festini, chiamati “freak-offs”, i personaggi ripresi venivano poi ricattati, in cambio il rapper chiedeva prestazioni sessuali.

Tutto inizia quando la sua ex fidanzata, la cantante Cassie, all’anagrafe Cassandra Ventura, lo ha accusato di violenza sessuale e psicologica portando come prove le cartelle cliniche in cui erano segnalati danni celebrali in seguito alle violenze subite. Lui ha sempre negato di aver tenuto questi comportamenti e sebbene siano state aperte numerose indagini, non è mai stata pronunciata una reale condanna contro il rapper. Un video diventato virale in tutto il mondo, trasmesso dalla Cnn, mostra il rapper che prende a calci la ex fidanzata Cassie Ventura in un hotel mentre lei cerca di abbandonare la stanza. Il video è datato 2016 e Ventura ha spiegato che si trovava in quell’hotel perché era stata costretta da Puff Daddy ad avere rapporti sessuali con altri uomini e che dopo le botte ha dovuto aspettare che s’addormentasse per poter fuggire.

Da quando la ex fidanzata ha denunciato Puff Daddy in moltissimi si sono fatti avanti, scatenando un effetto a catena: più donne lo hanno accusato di violenza sessuale e psicologica.

PERSONAGGI NOTI COINVOLTI

Nelle ville di Los Angeles e Miami di Puff Daddy sono stati trovati anche i filmati delle feste a casa del rapper che mostrano la partecipazione di numerosi vip: Paris Hilton, Ashton Kutcher, Leonardo Di Caprio, Justin Bieber, Khloe Kardashian e Jennifer Lopez. A seguito della perquisizione delle sue proprietà sono state trovate: telecamere nascoste in ogni stanza, bottiglie di olio per bambini e armi da fuoco illegali.

Talmente si stanno moltiplicando le denunce che il New York Times ha definito la vicenda come «il #MeToo dell’industria musicale»: potrebbero esserci tanti altri personaggi noti coinvolti.

Nella vicenda anche il nome di Justin Bieber. E’ rispuntato un video di quando Bieber era un adolescente e all’inizio della sua carriera mentre si trovava con Puff Diddy. Justin Bieber era stato preso sotto l’ala del rapper e in un video quest’ultimo gli promette «Appena avrai compiuto 16 anni ti farò guidare questa Ferrari, sarà tua e a 18 ti darò la villa. Quello che faremo (nelle prossime 48 ore insieme) non potrà essere divulgato ma è il sogno di ogni 15enne» e lo invita ad «andare a prendere alcune ragazze». Circola poi un video, risalente al 2021, in cui Justin e Puff Daddy si salutano prima che il primo faccia ritorno alla sua macchina. Analizzandolo ora, molti utenti del web, sospettano che, quell’abbraccio prolungato e quella mano sul petto, non siano una forma d’affetto del produttore, quanto il tentativo di controllare che Bieber non avesse un microfono nascosto.

RIPERCUSSIONI SULL’INDUSTRIA MUSICALE

Molti lo hanno definito lo scandalo dell’industria musicale più grande di sempre. Puff Daddy ha collaborato e lanciato tantissime star americane negli anni Novanta che sono oggi tra le più note. Tra i partecipanti dei freak off ci sarebbero personaggi noti come Jay-Z, Jennifer Lopez, Leonardo Di Caprio, un caso che sicuramente nasconde molto più di quello che è già venuto fuori in questi mesi e che potrebbe avere serie ripercussioni sull’industria musicale americana.



Argomenti

cassie
industria musicale
jennifer lopez
justin bieber
puff daddy
rapper
reati

Gli ultimi articoli di Angela Gugliara

  • Milano, ragazza usa il gesto antiviolenza e si salva dalle violenze del compagno

    Milano, ragazza usa il gesto antiviolenza e si salva dalle violenze del compagno

  • Morte di Andrea Purgatori: “una catastrofica sequela di errori e omissioni”

    Morte di Andrea Purgatori: “una catastrofica sequela di errori e omissioni”

  • Modena, confessa in diretta tv di aver ucciso la madre: "Non riuscivo più a gestirla"

    Modena, confessa in diretta tv di aver ucciso la madre: "Non riuscivo più a gestirla"

  • Venezia, bagnino salva una turista ma poi viene multato: dovrà pagare 1000 euro

    Venezia, bagnino salva una turista ma poi viene multato: dovrà pagare 1000 euro

  • Tony Effe pubblica il suo nuovo pezzo “Chiara”: ecco il testo e la risposta di Fedez

    Tony Effe pubblica il suo nuovo pezzo “Chiara”: ecco il testo e la risposta di Fedez

  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “la scuola è un pilastro fondamentale. Non possiamo più ignorare il disagio giovanile”

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “la scuola è un pilastro fondamentale. Non possiamo più ignorare il disagio giovanile”

  • Il Lussemburgo cerca lavoratori: stipendio medio 6 mila euro al mese

    Il Lussemburgo cerca lavoratori: stipendio medio 6 mila euro al mese

  • Avere paura della matematica è scientificamente provato: uno studente su due soffre di “ansia da matematica”

    Avere paura della matematica è scientificamente provato: uno studente su due soffre di “ansia da matematica”

  • E’ la notte degli IgNobel: i premi della scienza che fanno ridere e anche riflettere. Ecco cosa sono

    E’ la notte degli IgNobel: i premi della scienza che fanno ridere e anche riflettere. Ecco cosa sono

  • Lavoro, le giovani donne laureate guadagnano in media il 58% in meno dei colleghi maschi

    Lavoro, le giovani donne laureate guadagnano in media il 58% in meno dei colleghi maschi